Un ritratto intimo di Elsa Morante
Elena Porciani, professoressa associata di Letteratura italiana contemporanea all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, nel suo saggio “Elsa Morante, la vita nella scrittura” (Carocci), offre un ritratto intimo e dettagliato della scrittrice romana, autrice di capolavori come “Menzogna e sortilegio”, “L’isola di Arturo” e “La Storia”, che l’hanno consacrata come una figura fondamentale del panorama letterario del XX secolo.
Il saggio si addentra nella vita di Elsa Morante, esplorando le sue origini, le sue relazioni, le sue passioni e le sue case, tracciando una mappa dei luoghi e delle esperienze che hanno plasmato la sua scrittura. Scopriamo la giovane Elsa, squattrinata e piena di talento, che dava lezioni private e scriveva tesi di laurea per altri per sbarcare il lunario.
Il libro racconta anche delle relazioni sentimentali di Elsa, oltre al matrimonio con Alberto Moravia, con il quale si sposò nel 1941, e la sua frequentazione con Luchino Visconti, un legame che si inserisce nel contesto del vivace milieu culturale romano dell’epoca.
La mappa dei luoghi morantiani
Porciani traccia una mappa dei luoghi morantiani, descrivendo le diverse case in cui Elsa ha vissuto: da via Sgambati 9 a via dell’Oca 27, dietro piazza del Popolo, fino al piccolo attico in via Archimede 161, ai Parioli, un appartamento-studio accessibile solo con un ascensore che si fermava direttamente davanti alla porta.
Il libro ci fa conoscere un’Elsa Morante dal carattere spigoloso e passionale, che amava pranzare al ristorante e, a fine pasto, prendeva un’anfetamina per lavorare, come ricorda Ginevra Bompiani. L’umore di Elsa era mutevole, passando da momenti di allegria e vivacità a momenti di ferocia e acutezza.
Elsa Morante: Una donna combattiva
Alberto Arbasino descrive Elsa come una donna “molto combattiva e belligerante”, che si lasciava coinvolgere da eventi politici e sociali, come la bomba atomica o le violenze sui gatti, una passione che nutriva con grande intensità, considerando i mici come amici e interlocutori al pari degli umani.
Nel 1983, Elsa tentò il suicidio con barbiturici e gas, ma fu salvata dalla sua domestica Lucia. Morì di infarto il 25 novembre 1985, e le sue ceneri vennero disperse nel mare di Procida.
Un’eredità letteraria indelebile
Il saggio di Elena Porciani offre un’analisi approfondita e coinvolgente della vita e dell’opera di Elsa Morante, svelando i lati nascosti di una delle autrici più importanti del XX secolo. Attraverso un racconto ricco di dettagli e aneddoti, il libro ci permette di conoscere la donna e la scrittrice, la sua complessità e la sua genialità, e di apprezzare ancora di più la sua eredità letteraria.
La lettura di “Elsa Morante, la vita nella scrittura” è un’occasione per immergersi nel mondo di una scrittrice straordinaria, per scoprire la sua vita e la sua arte, e per comprendere la sua influenza sulla letteratura italiana e internazionale.
Un’analisi completa e coinvolgente
Il saggio di Elena Porciani si distingue per la sua completezza e la sua capacità di coinvolgere il lettore. L’autrice riesce a ricostruire la vita di Elsa Morante in modo accurato e dettagliato, offrendo un’analisi approfondita della sua opera e del suo contesto storico-culturale. La narrazione è fluida e coinvolgente, ricca di aneddoti e di dettagli che rendono la figura di Elsa Morante ancora più viva e interessante.