Borse europee in calo: incertezza per Trump e dati economici negativi
Le borse europee hanno aperto la giornata in rosso, con gli investitori che si confrontano con l’incertezza legata all’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, previsto per la fine di gennaio. L’attenzione è focalizzata sulle prospettive economiche e commerciali che potrebbero emergere con la nuova amministrazione.
Inoltre, i recenti dati del pmi manifatturiero hanno confermato la contrazione del settore nell’eurozona nel 2024. Questo dato ha contribuito ad alimentare un clima di pessimismo sui mercati.
L’indice d’area del Vecchio Continente, lo Stoxx 600, ha ceduto un quarto di punto percentuale, con vendite concentrate sui settori bancario e dei beni di consumo. Le banche hanno subito un calo del 2% nello Stoxx di settore, mentre i titoli legati ai beni di consumo hanno registrato un andamento simile.
A Milano, il Ftse Mib ha lasciato sul terreno lo 0,9%, finendo sotto i 34.000 punti (33.789). L’indice è stato penalizzato dalle vendite sui bancari, con Bper maglia nera (-5,1%) seguita da Mps (-3,8%) e Unicredit (-3,45%).
Sul versante opposto, Saipem (+2,19%) ha mostrato una buona performance, con Tenaris (+1,55%) ed Eni (+1,45%) che hanno seguito la stessa tendenza. Anche Inwit (+1,38%) e Tim (+1,14%) hanno registrato un buon passo.
Fuori dal paniere principale, Geox (-8,2%) è crollata dopo l’annuncio di un nuovo piano con un aumento di capitale da 60 milioni di euro.
Tra le altre piazze, Parigi (-1,17%) e Madrid (-1,15%) hanno registrato i cali più marcati. Francoforte ha subito un calo marginale (-0,25%), mentre Londra è rimasta piatta.
Lo spread è rimasto poco mosso, con il differenziale tra Btp e Bund che oscilla a 115,8 punti. Il rendimento del decennale italiano è sceso al 3,48%, in linea con il calo dei titoli di stato francesi e tedeschi.
L’attenzione si è concentrata anche sulle commodity, in particolare sul gas, dopo lo stop delle forniture russe via Ucraina. I Ttf ad Amsterdam, dopo una breve inversione nell’area dei 48 euro, hanno recuperato terreno, risalendo a 49,5 euro (+1,2%).
Anche il petrolio ha allungato il passo, con il WTI che si è avvicinato a 73 dollari (+1,46%) e il Brent verso i 76 dollari (+1,4%).
Infine, l’euro ha invertito il passo, indebolendosi sul dollaro e passando di mano a 1,0334.
L’incertezza politica e le sfide economiche
L’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti è un evento che sta suscitando grande attenzione nei mercati finanziari. Le sue politiche economiche, con particolare riferimento al commercio internazionale e alla regolamentazione finanziaria, sono ancora incerte e potrebbero avere un impatto significativo sull’economia globale.
La contrazione del settore manifatturiero nell’eurozona rappresenta un’ulteriore preoccupazione. Il dato del pmi manifatturiero conferma un trend negativo che potrebbe avere ripercussioni negative sull’economia della regione.
La situazione geopolitica, con il conflitto in Ucraina e le tensioni con la Russia, contribuisce ad alimentare l’incertezza sui mercati. L’interruzione delle forniture di gas russo via Ucraina ha già avuto un impatto sui prezzi dell’energia, e potrebbe avere conseguenze più ampie sull’economia europea.
In questo contesto, gli investitori stanno cercando di valutare le possibili conseguenze di questi eventi e di adattare le loro strategie di investimento.
Il ruolo del settore bancario
Il settore bancario è stato uno dei più colpiti dalla giornata di vendite. Le banche europee hanno subito forti cali, con Bper, Mps e Unicredit che hanno registrato le peggiori performance.
La debolezza del settore bancario è dovuta a diversi fattori, tra cui le incertezze economiche e politiche, la bassa redditività e la crescente concorrenza. Le banche europee si trovano ad affrontare una serie di sfide, tra cui la necessità di ricapitalizzare i bilanci, di adattarsi alle nuove normative e di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.
Il settore bancario è un elemento chiave dell’economia europea, e la sua salute ha un impatto significativo sulla crescita economica e sulla stabilità finanziaria. La situazione del settore bancario sarà quindi un fattore importante da monitorare nei prossimi mesi.
Il futuro dell’economia globale
La situazione attuale dei mercati finanziari è complessa e incerta. L’insediamento di Donald Trump, la contrazione del settore manifatturiero nell’eurozona e le tensioni geopolitiche rappresentano sfide significative per l’economia globale.
È importante monitorare attentamente l’evoluzione della situazione e valutare le possibili conseguenze per l’economia e i mercati finanziari. La capacità di adattarsi al cambiamento e di cogliere le nuove opportunità sarà fondamentale per il successo a lungo termine.