
epa08150604 The trading floor of the Deutsche Boerse stock exchange in Frankfurt am Main, Germany, 22 January 2020. At the start of the trading day, the DAX stock market index reached an all-time high at 13,640.06 points. EPA/ARMANDO BABANI
Borsa di Milano in rosso, Ftse Mib cede lo 0,31%
La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in negativo, seguendo il trend delle altre Piazze europee. Il Ftse Mib ha perso lo 0,31%, attestandosi a 34.071 punti. Tra i settori che hanno pesato sull’indice si segnalano le vendite su Ferrari (-2,2%), Iveco (-1,95%), Moncler (-0,82%), Cucinelli (-0,76%) e sui bancari con Mps (-1,26%) e Unicredit (-0,77%).
Al contrario, i petroliferi si sono mostrati ancora una volta in buona forma, con Saipem (+2,19%), Tenaris (+1,55%) ed Eni (+1,04%) in rialzo. Anche Tim ha registrato un buon andamento, con un guadagno dell’1,22%.
Tra gli altri indici europei, Parigi ha ceduto lo 0,45%, Francoforte ha viaggiato sotto la parità (-0,02%), Amsterdam è a -0,3% e Londra è a -0,08%. Lo Stoxx 600, l’indice del Vecchio Continente, è in calo marginale dello 0,09%, con i titoli legati ai beni di consumo e ai finanziari sotto pressione.
Spread Btp-Bund stabile a 115 punti
Lo spread tra Btp e Bund si è mantenuto stabile nell’area dei 115 punti, con il rendimento del decennale italiano che si è attestato al 3,52%.
Commodities: gas in calo, petrolio in lieve rialzo
Nel mercato delle commodity, il gas ha ridotto il rialzo dello 0,6%, con il prezzo che è scivolato a 49,2 euro al megawattora. Il petrolio, invece, è in lieve rialzo, con il Wti che sfiora i 72 dollari al barile (+0,3%) e il Brent sotto i 75 dollari (+0,3%).
Euro in rialzo sul dollaro
Infine, l’euro si è apprezzato sul dollaro, con il quale scambia a 1,0362.
Analisi del contesto economico
La performance negativa della Borsa di Milano è in linea con il trend generale dei mercati europei, che sono influenzati da una serie di fattori, tra cui le incertezze geopolitiche, l’inflazione persistente e le preoccupazioni per la crescita economica. Il settore bancario, in particolare, è sotto pressione a causa del contesto macroeconomico sfidante e delle prospettive di inasprimento delle condizioni monetarie. I petroliferi, invece, continuano a beneficiare dell’aumento dei prezzi dell’energia, anche se le prospettive a lungo termine per il settore sono incerte.