Un allarmante numero di denunce
Nel 2024, nelle 100 caserme dei carabinieri di Napoli e provincia sono stati denunciati ben 2.920 episodi di violenza di genere, con una media mensile di 243 casi, ovvero 8 al giorno. Una cifra che evidenzia l’allarmante diffusione di questa problematica nel territorio napoletano. Di fronte a questa emergenza, i carabinieri hanno intensificato le loro azioni, arrestando o denunciando 2.824 persone, con 40 arresti in flagranza differita. L’impegno dell’Arma è testimoniato anche dalla costituzione di una branca specializzata all’interno del Nucleo investigativo del Comando provinciale, dedicata al contrasto della violenza di genere.
Il ruolo cruciale del supporto alle vittime
Il generale Biagio Storniolo, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare alla problematica della violenza di genere, evidenziando il ruolo cruciale del supporto alle vittime. “La violenza di genere richiede competenza, sensibilità e una rete di collaborazione tra istituzioni, operatori sociali e comunità”, ha affermato. “Ogni vittima deve sentirsi ascoltata e supportata per riprendere in mano la propria vita”. In questa direzione, sono operative quattro “stanze tutte per sé” (due a Napoli, una a Ercolano e una Caivano) e una “stanza rosa” ad Ischia, dedicate a fornire assistenza e supporto alle donne vittime di violenza.
Un’azione trasversale che coinvolge tutti i ceti sociali
La branca specializzata del Nucleo investigativo del Comando provinciale si impegna a contrastare la violenza di genere in modo trasversale, “che abbraccia tutta la società senza distinzione tra ceti o cultura”. Il generale Storniolo ha sottolineato come l’azione dei carabinieri sia rivolta a tutte le donne, indipendentemente dal loro background sociale o professionale. A testimonianza di ciò, sono stati consegnati 11 dispositivi Mobile Angel ad altrettante donne di età compresa tra i 19 e i 47 anni, con diverse professioni e provenienze, accomunate dal desiderio di sopraffazione del partner.
La casistica delle denunce: un quadro preoccupante
L’analisi della casistica delle denunce evidenzia alcuni dati preoccupanti. La maggior parte delle denunce viene presentata nell’immediatezza dei fatti, e nell’80% dei casi la vittima ha figli, in alcuni casi minorenni. Il 90% degli offender è l’ex coniuge o compagno della vittima. “La quasi totalità delle querele sporte ha prodotto un arresto, una denuncia o una misura cautelare nei confronti dell’indagato”, ha aggiunto il generale Storniolo. Questi dati sottolineano la gravità della violenza di genere e la necessità di un intervento immediato e incisivo per proteggere le vittime.
Un appello alla denuncia
Il generale Storniolo ha rivolto un appello a tutte le persone che stanno vivendo situazioni di violenza domestica: “tutte le persone che in questo momento stanno vivendo delle tragedie all’interno delle proprie mura familiari a denunciare”. La denuncia è un atto fondamentale per interrompere il ciclo della violenza e per dare alle vittime la possibilità di ricominciare una vita libera da paura e oppressione.
La lotta alla violenza di genere: un impegno collettivo
La lotta alla violenza di genere è un impegno che coinvolge tutti: istituzioni, forze dell’ordine, operatori sociali e comunità. È fondamentale creare una rete di supporto che offra alle vittime la possibilità di denunciare, ricevere assistenza e riprendere in mano la propria vita. La collaborazione tra tutti gli attori coinvolti è cruciale per contrastare questa piaga sociale e per garantire la sicurezza e il benessere di tutte le donne.