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Nessun rischio di freddo, ma aumenti in bolletta in vista
Nonostante l’interruzione delle forniture di metano russo all’Europa centrale attraverso l’Ucraina, l’Italia non rischia di rimanere al freddo. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha assicurato che le scorte di gas sono ancora a un livello adeguato e che il governo sta valutando ulteriori misure per massimizzare le giacenze in stoccaggio. Il ministro ha inoltre sottolineato che entro pochi mesi arriverà a Ravenna una nuova nave rigassificatrice che aumenterà la capacità di importazione di Gnl nella rete italiana. Tuttavia, il governo italiano è consapevole che l’interruzione delle forniture russe potrebbe portare ad aumenti in bolletta. Il ministro Pichetto ha ribadito l’appello all’Europa di adottare soluzioni concrete, come il price cap, per proteggere tutti i Paesi in egual misura.
Le cause del caro gas
Il presidente di Nomisma energia, Davide Tabarelli, ha spiegato che il rincaro del gas è dovuto sia alla speculazione sulle tensioni geopolitiche sia alla situazione meteorologica. Il mancato rinnovo del contratto di fornitura tra Russia e Ucraina e l’arrivo di un periodo freddo che richiederà maggiori consumi sono tra le cause principali. Tabarelli stima che quest’anno una famiglia italiana spenderà circa 300 euro in più per luce e gas, di cui 161,57 euro per l’elettricità e 131,33 euro per il gas.
Prime ripercussioni sulle bollette
L’interruzione delle forniture di metano russo ha contribuito all’aumento del prezzo del metano che a fine anno sul mercato europeo ha toccato, per la prima volta dall’ottobre 2023, i 50 euro al megawattora. L’Arera ha già annunciato i primi aumenti in bolletta. Nel primo trimestre 2025, il conto della luce degli utenti più fragili vedrà un rialzo del 18,2% per la fascia dei cosiddetti ‘clienti tipo’ serviti in ‘maggior tutela’ (circa 3,4 milioni di utenti, fra cui ultra 75enni, percettori di bonus sociale, soggetti disabili).
L’importanza della diversificazione energetica
La crisi energetica attuale evidenzia l’importanza di una politica energetica basata sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento. L’Italia ha fatto passi avanti in questa direzione, con l’aumento delle importazioni di Gnl e lo sviluppo di fonti rinnovabili. Tuttavia, è necessario continuare a investire in queste aree per garantire la sicurezza energetica del Paese e ridurre la dipendenza da un singolo fornitore.