Operazione Capodanno Sicuro a Napoli
La Guardia di Finanza di Napoli ha condotto l’operazione “Capodanno Sicuro”, con una serie di controlli mirati a garantire la sicurezza durante le festività. I finanzieri hanno sequestrato oltre tre tonnellate di materiale pirotecnico illegale, arrestando quattro persone e denunciandone altre dieci.
A Frattaminore, sono stati sequestrati oltre 15.000 articoli esplodenti illegalmente detenuti all’interno di un esercizio commerciale, con la denuncia di due responsabili. A Cardito, invece, sono stati sequestrati oltre 121.000 articoli pirotecnici, per un peso di 219 chili, con la denuncia del responsabile dell’attività, un cittadino cinese di 47 anni, che deteneva il materiale senza alcuna licenza.
A Castel Volturno, un uomo di 49 anni è stato arrestato per aver allestito un laboratorio di produzione di artifizi pirotecnici illegali. Nel deposito sono stati recuperati oltre 20.000 pezzi artigianali, attrezzature per la fabbricazione e due fusti contenenti polvere pirica purissima.
Anche a Somma Vesuviana e Castellammare di Stabia sono stati effettuati sequestri di materiale esplodente, con arresti e denunce a piede libero.
Inoltre, i finanzieri hanno sequestrato oltre un milione e 400.000 articoli contraffatti o non sicuri, tra cover, accessori, profumi e abbigliamento, oltre a decorazioni e luminarie. Sono stati segnalati alla Camera di Commercio 25 responsabili per violazioni amministrative, mentre undici sono stati denunciati per commercio di prodotti contraffatti e ricettazione.
Sequestri a Catania e Roma
A Catania, la polizia ha sequestrato 750 ordigni esplosivi rudimentali, noti come “bombe Sinner”, arrestando un 37enne e un 36enne. Gli agenti hanno trovato il carico nella loro auto, fermata per un controllo. Altre 110 “bombe Sinner” sono state trovate nell’abitazione di uno dei due, insieme a una pistola, munizioni da guerra e materiale per la produzione degli ordigni. Gli artificieri della questura hanno messo in sicurezza il materiale esplodente, che è stato sequestrato per essere distrutto.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli contro la detenzione illecita, la fabbricazione e il traffico di botti, fuochi pirotecnici e materiale esplosivo. Sono state denunciate 3 persone e sequestrati diversi quintali di materiale pirotecnico.
A Marcellina, un 43enne è stato denunciato per detenzione di materiale pirotecnico di fabbricazione artigianale, sprovvisto di autorizzazione. Il materiale, del peso complessivo di 200 kg, era detenuto in un box di pertinenza della sua abitazione.
A Civitavecchia, un 15enne è stato denunciato per detenzione di materiale per la fabbricazione “fai da te” di materiale esplodente. Un 35enne del posto è stato denunciato per possesso di 900 petardi vietati alla libera vendita e 6 bombe carta artigianali. Ancora a Civitavecchia, i Carabinieri sono intervenuti per la rimozione e la bonifica di un ordigno artigianale inesploso rinvenuto a bordo strada.
In altri interventi a Roma, i Carabinieri hanno denunciato un 34enne per detenzione illegale di 28 batterie di fuochi d’artificio e padre e figlio per detenzione illegale di 12 scatole contenenti fuochi d’artificio.
Sequestri a Treviso, Gioia Tauro e Arezzo
La polizia amministrativa della Questura di Treviso ha sequestrato tre quintali e mezzo di fuochi d’artificio illegali ad un 32enne italiano. Il materiale, del peso complessivo di oltre 360 chilogrammi, di cui 120 kg di polvere da sparo, era detenuto illegalmente in un capannone di proprietà dell’uomo. L’indagine ha tratto origine da un’indagine condotta dalla Polizia di Stato, che ha intercettato l’acquisto del materiale pirotecnico attraverso un circuito di vendita illegale via internet.
La Guardia di finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sequestrato nel porto di Gioia Tauro una tonnellata di botti privi delle necessarie autorizzazioni. Il materiale esplodente è stato trovato in alcuni container provenienti dalla Cina, nascosti in un carico di copertura.
La GdF di Arezzo ha sequestrato 363 chili di fuochi d’artificio pericolosi, denunciando il titolare dell’attività commerciale, un cinese, per commercio abusivo di materie esplodenti.
Arresto a Molfetta
Un giovane di 22 anni di Molfetta è stato arrestato per ricettazione, detenzione illegale e vendita di fuochi d’artificio illegali. Il giovane avrebbe venduto al dettaglio utilizzando canali social ingenti quantitativi di esplosivo, che poi consegnava nei pressi di un deposito nel centro di Molfetta di proprietà dei genitori. All’interno del magazzino, i finanzieri hanno sequestrato 216 petardi artigianali, altri 21 manufatti artigianali e due batterie di fuochi.
Gli artificieri antisabotaggio della Questura di Bari hanno accertato la pericolosità del materiale, qualificato come “ordigni esplosivi ovvero bombe”, in considerazione della posizione del deposito e delle modalità di stoccaggio.
Dalle indagini è emerso che il giovane era già stato arrestato lo scorso gennaio per avere partecipato ai tumulti scoppiati la notte di capodanno 2024 in piazza Vittorio Emanuele a Molfetta.
Un Problema Diffuso
La crescente diffusione di fuochi d’artificio illegali è un problema serio che mette a rischio la sicurezza dei cittadini. L’utilizzo di materiale esplodente non autorizzato può causare gravi incidenti, con conseguenze anche mortali. Le operazioni di contrasto svolte dalle forze dell’ordine sono quindi fondamentali per prevenire tali rischi.