Sequestro di botti illegali nel porto di Gioia Tauro
Nel porto di Gioia Tauro, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno portato a termine un’operazione congiunta che ha portato al sequestro di una tonnellata di botti illegali.
Il materiale esplodente è stato rinvenuto all’interno di alcuni container provenienti dalla Cina. La documentazione doganale allegata dichiarava la presenza di materiale legale, ma i controlli, con l’ausilio di strumentazione scanner, hanno svelato la presenza dei botti illegali, abilmente nascosti in un carico di copertura.
Indagini e distruzione dei botti
Del ritrovamento è stata immediatamente informata la Procura della Repubblica di Palmi, che ha avviato le indagini e coordina ora l’attività di distruzione dei botti illegali.
Il compito di neutralizzare il pericoloso materiale esplodente è stato affidato al Nucleo artificieri del Cerimant, il centro rifornimenti e manutenzioni dell’Esercito.
Il contrasto al traffico di esplosivi
Il sequestro di una tonnellata di botti illegali nel porto di Gioia Tauro rappresenta un importante successo nel contrasto al traffico di esplosivi. L’operazione dimostra l’efficacia della collaborazione tra le forze dell’ordine e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel monitorare e contrastare il flusso di merci illegali che transitano nei nostri porti. È fondamentale continuare a investire in tecnologie e risorse per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ordine pubblico.