Un’apertura all’insegna della tradizione e dell’innovazione
Il sipario si è alzato sulla 31/a edizione di Umbria Jazz Winter a Orvieto, un festival che promette di regalare emozioni musicali fino al primo gennaio. La manifestazione ha preso il via con un concerto che ha visto protagonisti due gruppi di grande talento: Lo Scannapieco – Geremia 5et, vincitori del Conad contest di quest’anno, e il Berklee/Umbria jazz clinics award group, la band formata dai migliori allievi delle clinics estive a cura della prestigiosa scuola di Boston.
La Sala dei 400 del Palazzo del Capitano del Popolo, gremita per l’occasione, ha ospitato un concerto che ha saputo unire la tradizione con l’innovazione, un connubio che caratterizzerà l’intera edizione del festival.
Un pomeriggio tra street parade e concerti
Il pomeriggio ha visto la tradizionale street parade animare le vie del centro storico con i ritmi coinvolgenti dei Funk Off. Il Palazzo del Popolo e il Palazzo dei Sette hanno ospitato altri concerti, offrendo un’esperienza musicale variegata e coinvolgente.
Serata all’insegna del jazz e della musica per il cinema
Al Teatro Mancinelli, la serata ha visto la Umbria Jazz Orchestra esibirsi con una nuova produzione che ha visto Ethan Iverson arrangiare un repertorio di grandi musiche per il cinema, in esclusiva per Umbria Jazz. Il trio di Emmet Cohen ha completato la serata, offrendo un’esperienza musicale di alto livello.
Un festival che celebra la musica in tutte le sue forme
Umbria Jazz Winter si conferma un festival che celebra la musica in tutte le sue forme, dalla tradizione al contemporaneo, dalla musica jazz alla musica per il cinema. Un’edizione che promette di regalare emozioni e di coinvolgere il pubblico con un ricco programma di concerti e iniziative.
Un’edizione all’insegna della tradizione e dell’innovazione
Umbria Jazz Winter si conferma un festival che riesce a unire la tradizione con l’innovazione, offrendo un programma ricco di nomi di spicco e di giovani talenti. La scelta di ospitare sia artisti affermati che giovani emergenti dimostra la volontà di creare un festival che sia aperto a tutti e che sappia guardare al futuro della musica jazz.