Fonseca esonerato, il Milan cambia rotta
Il Milan ha ufficializzato l’esonero di Paulo Fonseca dopo l’1-1 casalingo contro la Roma. Il tecnico portoghese lascia la panchina rossonera dopo 17 partite, con un bilancio di 27 punti e un ottavo posto in classifica. La decisione è arrivata dopo una serie di risultati negativi, che hanno visto il Milan incapace di trovare continuità e di esprimere il suo potenziale.
Fonseca, arrivato a Milano in estate, non è riuscito a dare una svolta alla squadra, che si trova in una posizione di classifica non all’altezza delle aspettative. Il suo addio segna la sesta panchina che salta in questo campionato di Serie A 2024-25.
Una stagione di esoneri a catena
La stagione 2024-25 è stata finora caratterizzata da una serie di esoneri a catena. Il primo a perdere il posto è stato Daniele De Rossi, esonerato dalla Roma lo scorso 18 settembre dopo la 4a giornata. Al suo posto è arrivato Ivan Juric, che è stato a sua volta licenziato dopo due mesi, dopo la sconfitta casalinga contro il Bologna alla 12a giornata. Dal 13 novembre la squadra è nelle mani di Claudio Ranieri.
Sempre il 12° turno, in concomitanza con la sosta, è stato l’ultimo di Luca Gotti con il Lecce, che lo ha esonerato dopo il pareggio interno contro l’Empoli. In Salento è arrivato Marco Giampaolo.
Quindi è stata la volta di Alberto Gilardino che, a metà novembre, ha lasciato il Genoa al francese Patrick Vieira.
Una settimana fa è toccato ad Alessandro Nesta, esonerato dopo la 17a giornata e la sconfitta con la Juventus. Al suo posto Salvatore Bocchetti. L’ex difensore di Lazio e Milan ha lasciato i brianzoli all’ultimo posto in classifica con 10 punti ed una sola vittoria.
Un campionato di cambiamenti
La stagione 2024-25 di Serie A si sta rivelando un campionato di cambiamenti, con una serie di esoneri che hanno già modificato il panorama del campionato. La ricerca della stabilità e della continuità è una sfida costante per le squadre, che si trovano ad affrontare pressioni e aspettative sempre più elevate. La ricerca di nuovi allenatori e la necessità di adattarsi a nuovi schemi tattici e filosofie di gioco stanno creando un contesto dinamico e imprevedibile, che rende la Serie A ancora più affascinante e incerta.