La Regione Sardegna dice No al Governo
La Giunta regionale della Sardegna ha approvato una delibera che definisce il perimetro per la riorganizzazione della rete scolastica, con un netto rifiuto alle direttive del Governo centrale. La delibera, come spiegato in una nota della Regione, “definisce bene il perimetro entro il quale ci si sta muovendo”.
La Regione Sardegna si oppone alla linea del Ministero dell’Istruzione, che prevede l’accorpamento di nove autonomie scolastiche per l’anno scolastico in corso. Questo provvedimento si basa su una programmazione triennale e su una stima della popolazione studentesca, dati che, secondo la Regione, non rispecchiano la realtà. La Regione ritiene che il numero reale di studenti sia di circa 3000 unità in più rispetto alle stime del Ministero.
“Il dimensionamento scolastico iniquo basato su numeri stimati, ma nel contempo scongiurare il commissariamento da parte del Governo centrale” – si legge nella nota della Regione. La Regione si batte per un dimensionamento che tenga conto dei numeri reali, come già fatto da altre Regioni come Campania e Toscana, le cui decisioni saranno presto valutate dai giudici amministrativi.
La delibera approvata dalla Giunta Todde prevede un dimensionamento di sei istituti invece che nove. La scelta è ricaduta su Istituti comprensivi del primo ciclo, dello stesso Comune o di Comuni vicini tra loro, con un numero di alunni e alunne mai superiore alle 1300 unità, come da linee guida recentemente approvate.
Obiettivi della Regione Sardegna
La Regione Sardegna ha individuato una serie di obiettivi per contrastare il dimensionamento scolastico imposto dal Governo. Tra questi:
* **Contrastare il dimensionamento scolastico iniquo:** la Regione si oppone al metodo del governo, basato su dati stimati e non reali, e punta a un dimensionamento che tenga conto dei numeri reali.
* **Scongiurare il commissariamento:** la Regione vuole evitare che il governo commissari la scuola sarda in caso di mancato rispetto delle direttive ministeriali.
* **Sostegno economico agli enti locali:** la Regione si impegna a dare sostegno economico agli enti locali sede di autonomie scolastiche accorpate, per agevolare le scuole nella programmazione di attività extracurricolari e servizi.
* **Approvazione di un disegno di legge:** la Regione lavorerà per approvare subito un disegno di legge che definisca le competenze costituzionali sul tema della scuola.
* **Sostegno all’azione parlamentare:** la Regione sostiene l’azione parlamentare, con l’intervento già in corso sugli emendamenti alla Legge “Milleproroghe”, per la concessione di un’ulteriore deroga di un anno per le autonomie dimensionate.
* **Attuazione del principio di insularità:** la Regione continuerà a lavorare in Commissione Bilaterale sull’attuazione del principio costituzionale di insularità anche in tema di organizzazione scolastica.
La sfida per la scuola sarda
La decisione della Regione Sardegna di opporsi al governo sulla riorganizzazione della rete scolastica rappresenta una sfida importante per il futuro della scuola sarda. La Regione ha dimostrato di voler difendere l’autonomia scolastica e la qualità dell’istruzione, puntando su un dimensionamento che tenga conto dei numeri reali e delle esigenze specifiche del territorio. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e se la Regione riuscirà a ottenere il sostegno necessario per portare avanti la sua battaglia.