Piazza Affari chiude l’anno in rosso
La Borsa di Milano ha chiuso l’ultima seduta dell’anno in calo, con l’indice Ftse Mib che ha ceduto lo 0,38% a 34.031 punti. La maggior parte dei titoli del paniere dei grandi titoli ha chiuso la giornata in rosso.
Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi si è ridotto a 113,9 punti. Il rendimento annuo dei titoli di stato italiani è sceso di 1,1 punti base al 3,53%, mentre quello dei Bund tedeschi è diminuito di 0,4 punti base al 2,38%.
Tra i titoli in calo spiccano Ferrari (-1,16%), Prysmian (-1,09%) e Leonardo (-0,97%).
Mps ha chiuso la giornata in positivo (+0,33%) dopo l’ingresso dei nuovi consiglieri d’amministrazione annunciato sabato.
Hanno registrato perdite anche Popolare Sondrio (-0,8%), Banco Bpm (-0,77%), Bper (-0,46%) e Intesa (-0,34%). Unicredit ha chiuso quasi immobile (-0,03%).
Pochi movimenti per Hera (+0,18%), A2a (+0,05%), Enel (+0,03%), Moncler (+0,04%), Eni (+0,03%) e Snam (+0,02%).
In calo invece Saipem (-0,72%), Stm (-0,61%), Stellantis (-0,57%) e Generali (-0,51%).
Analisi del mercato
La debolezza di Piazza Affari in questa ultima seduta dell’anno potrebbe essere attribuita a diversi fattori.
In primo luogo, il contesto macroeconomico globale rimane incerto, con la guerra in Ucraina e l’inflazione ancora elevata che continuano a pesare sulle prospettive di crescita economica.
In secondo luogo, gli investitori si stanno preparando per la fine dell’anno, con molti che potrebbero aver già chiuso le loro posizioni per le festività.
Infine, la performance di Mps, che ha chiuso in positivo dopo l’ingresso dei nuovi consiglieri d’amministrazione, potrebbe aver fornito un segnale di speranza per il futuro della banca.
Sarà interessante vedere come si evolverà il mercato azionario italiano nei prossimi mesi, con gli investitori che dovranno confrontarsi con un contesto macroeconomico incerto e con le sfide poste dalla transizione energetica e dalla digitalizzazione.
Considerazioni personali
La chiusura in rosso di Piazza Affari in questa ultima seduta dell’anno non è certo una sorpresa, considerando il contesto macroeconomico globale e le incertezze che persistono. Tuttavia, la performance di Mps offre un segnale positivo per il futuro della banca, che potrebbe finalmente essere in grado di rilanciarsi dopo anni di difficoltà.
Sarà interessante vedere come si evolverà il mercato azionario italiano nei prossimi mesi. La transizione energetica e la digitalizzazione sono sfide importanti che dovranno essere affrontate dagli investitori, ma anche opportunità di crescita per le aziende che sapranno coglierle.