Il dossier nucleare al centro della scena
L’Iran ha ribadito la centralità del dossier nucleare, affermando di non essere alla ricerca dell’arma atomica. Il viceministro degli Esteri, Majid Takht-Ravanchi, in un’intervista a Radio Radicale, ha sottolineato l’impegno di Teheran nel rispetto degli obblighi del Trattato di Non-Proliferazione (Npt), ma ha anche rimarcato la necessità di poter usufruire dei diritti e dei benefici previsti dall’accordo.
Takht-Ravanchi ha criticato il regime di sanzioni imposto dall’Onu, dagli Stati Uniti e dalle nazioni europee, affermando che l’Iran è sempre stato disposto a dialogare per la rimozione delle sanzioni.
Il viceministro ha anche espresso la disponibilità di Teheran a proseguire i negoziati con i paesi europei, con l’obiettivo di raggiungere un accordo che porti alla rimozione delle sanzioni.
L’incognita Trump e la politica della massima pressione
L’intervista ha affrontato anche la questione del nuovo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca. Takht-Ravanchi ha affermato che l’Iran giudicherà l’America in base alle sue azioni e non alle sue dichiarazioni.
Riguardo alla politica della massima pressione, già adottata da Trump tra il 2016 e il 2020, il viceministro l’ha definita “fallimentare” e ha ribadito la disponibilità dell’Iran a garantire che non raggiungerà la bomba nucleare.
Takht-Ravanchi ha sottolineato che l’Iran è disposto a “fare tutto il necessario per difendere il proprio paese e la propria gente”.
Siria, Israele e i diritti delle donne
L’intervista ha toccato anche altri temi di politica internazionale. Riguardo alla Siria, Takht-Ravanchi ha ribadito il sostegno dell’Iran all’integrità territoriale e all’indipendenza della Siria, sottolineando che gli affari interni del paese devono essere affidati al popolo siriano.
In merito alla storica rivalità con Israele, il viceministro ha affermato che il regime israeliano è consapevole delle capacità dell’Iran e delle conseguenze di un’eventuale azione militare.
Infine, Takht-Ravanchi ha assicurato che il nuovo governo iraniano, guidato da Masoud Pezeshkian, è impegnato nella tutela dei diritti umani e della dignità delle persone. Ha rigettato le preoccupazioni espresse all’estero riguardo ai diritti delle donne iraniane, definendole “pretestuose”.
Un’analisi delle posizioni iraniane
L’intervista di Takht-Ravanchi offre un’analisi dettagliata delle posizioni dell’Iran su diversi temi di politica internazionale. La ribadita disponibilità al dialogo sul nucleare, pur con l’insistenza sulla rimozione delle sanzioni, potrebbe rappresentare un punto di partenza per la ripresa dei negoziati. La posizione di Teheran riguardo alla Siria e Israele conferma la complessità del panorama geopolitico regionale. Infine, le assicurazioni sulla tutela dei diritti umani, pur non essendo nuove, potrebbero essere un segnale di apertura da parte del nuovo governo iraniano.