Un viaggio introspettivo tra rimorsi e ricordi
Furio Bordon, autore teatrale e scrittore, si addentra in un viaggio introspettivo nei suoi ultimi due libri, “Album dei rimorsi” e “Il poeta e il suo mostro”, pubblicati a breve distanza l’uno dall’altro. Entrambi i romanzi affrontano il tema del passato e del confronto con la propria vita, con un’ironia malinconica che caratterizza lo stile di Bordon.
In “Il poeta e il suo mostro”, Bordon immagina un incontro tra Oscar Wilde e Joseph Merrik, l’Elephant Man, in cui il poeta confessa la sua condizione di “mostro” dopo la condanna per omosessualità. Un’opera teatrale che esplora il tema della diversità e del dolore.
“Album dei rimorsi”, invece, è un’opera più personale, in cui Bordon, ormai ottantenne, ripercorre la propria vita attraverso ricordi e rimpianti. Con un’ironia disincantata, l’autore rivela i suoi rimorsi, come il bullismo inflitto a un compagno di scuola o la derisione di una ragazza con un brutto viso.
I rimorsi di una vita: famiglia e incontri
I rimorsi di Bordon riguardano tutta la sua vita, dalla scuola all’età adulta. Si sofferma sui suoi rapporti con la famiglia, in particolare con la nonna, che lo amava incondizionatamente, e con la madre, una donna allegra e pronta a ridere di tutto, da cui ha ereditato un certo spirito.
Un capitolo importante è dedicato al padre, con cui Bordon ha un rapporto complesso, segnato da un profondo amore e da un senso di inadeguatezza. Il padre, con il suo sogno di costruire un aereo e la sua passione per i cavalli, rappresenta un modello di vita che Bordon sente di non aver raggiunto.
Il libro è costellato di figure che hanno segnato la vita di Bordon, ognuno dei quali è ritratto con una delicatezza e un’onestà che commuovono il lettore.
Un’ironia malinconica e una voce interiore
L’ironia malinconica di Bordon pervade l’intero libro. L’autore non cerca di nascondere i suoi rimpianti, ma li affronta con un’onestà disarmante. La sua scrittura è diretta e senza retorica, e il lettore è coinvolto in un viaggio introspettivo che non evita nulla, tra commedia e dramma.
Un elemento interessante è la presenza di una voce interiore che incalza e interroga Bordon, spingendolo a riflettere e a non fare finta di niente. Questa voce rappresenta la sua coscienza, che lo accompagna in questo viaggio introspettivo.
Un’eredità di sensibilità e leggerezza
Con “Album dei rimorsi”, Bordon dimostra ancora una volta la sua capacità di affrontare temi complessi con sensibilità e leggerezza. La sua scrittura è coinvolgente e autentica, e il lettore si sente partecipe del suo viaggio introspettivo.
Il libro è una testimonianza di una vita ricca e intensa, in cui la commedia e il dramma si intrecciano, creando un’opera che commuove e fa riflettere.
Un’analisi introspettiva e coinvolgente
Furio Bordon ci offre un’analisi introspettiva e coinvolgente della sua vita, attraverso la lente dei rimorsi e dei ricordi. La sua scrittura diretta e la sua onestà disarmante ci permettono di entrare in contatto con la sua anima, con le sue fragilità e le sue paure. La sua capacità di raccontare con ironia e malinconia la propria esperienza di vita ci invita a riflettere sul nostro passato e sulle nostre scelte.