Liberazione di 138 detenuti politici in Venezuela
Il Comité por la Libertad de los Presos Políticos, un’organizzazione non governativa venezuelana, ha annunciato la liberazione di 138 persone arrestate dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio scorso. I familiari dei detenuti hanno confermato la scarcerazione di 59 persone dal carcere di Tocorón e di 79 da quello di Tocuyito, tra cui 19 donne detenute nel padiglione femminile della prigione.
Condizioni del rilascio e controversie
L’ong ha denunciato che agli scarcerati “si continua a chiedere di firmare un documento in cui dichiarano che i loro diritti umani sono stati rispettati” e che “se non lo fanno, non ricevono il certificato emesso dal tribunale che concede loro la libertà condizionale”. Questa condizione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla genuinità del rilascio e alla possibile pressione esercitata sui detenuti.
Situazione dei prigionieri politici in Venezuela
Fino a giovedì scorso, il Foro Penal registrava ancora 1.849 prigionieri politici. Il suo vicepresidente, Gonzalo Himiob, ha spiegato all’agenzia Efe che l’ong non ha ancora un numero aggiornato poiché, sebbene la Procura abbia annunciato nei giorni scorsi 956 liberazioni, non ha pubblicato la lista con i nomi e i cognomi. La mancanza di trasparenza e di informazioni dettagliate rende difficile la verifica dell’effettiva diminuzione del numero di prigionieri politici in Venezuela.
Il rilascio come segnale di apertura?
La liberazione di 138 detenuti politici potrebbe essere interpretata come un segnale di apertura da parte del governo venezuelano. Tuttavia, la richiesta di firmare un documento che certifichi il rispetto dei diritti umani solleva dubbi sulla genuinità del rilascio e sulla reale intenzione di garantire la libertà e i diritti dei detenuti. La mancanza di trasparenza da parte delle autorità e la mancanza di informazioni dettagliate sui rilasciati rendono difficile valutare l’effettivo impatto di questa misura.