Onde anomale sconvolgono il Capodanno in Perù
Le onde anomale, alte fino a 4 metri, hanno sconvolto i piani di fine anno di molti turisti che avevano previsto di trascorrere il Capodanno sulle spiagge peruviane. Il capitano di corvetta Enrique Varea Loayza, a capo del Dipartimento di Oceanografia della Marina peruviana, ha consigliato di non recarsi in spiaggia per festeggiare il Capodanno, poiché il picco più forte si è registrato il 27 dicembre e nei prossimi giorni si prevedono ancora onde anomale, anche se di minore intensità. “Se ci si avvicina troppo al bagnasciuga, il rischio è comunque elevato”, ha precisato il capitano.
Danni alle infrastrutture e ai pescatori
Il fenomeno, noto a Lima come “maretazo”, ovvero mareggiata, non è nuovo in Perù, ma quest’anno si è presentato con maggiore intensità rispetto al passato. Le forti mareggiate hanno causato gravi danni alle infrastrutture lungo la costa e ai pescatori, che hanno visto distrutte le loro piccole barche. La Direzione generale della Capitaneria di porto e della Guardia costiera del Perù, la Dicapi, ha preso la decisione di chiudere 91 porti sulla costa settentrionale e centrale del Paese.
L’impatto economico e sociale delle onde anomale
Le onde anomale, oltre a rappresentare un pericolo per i turisti e i bagnanti, hanno un impatto significativo sull’economia locale. I danni alle infrastrutture e alle barche dei pescatori possono avere conseguenze importanti per le comunità costiere, che dipendono da queste attività per la loro sussistenza. È importante che le autorità peruviane mettano in atto misure di prevenzione e di sostegno per le comunità colpite da questi eventi.