Detenzione in isolamento e negazione del diritto di difesa
Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha confermato la detenzione del gendarme argentino Nahuel Agustín Gallo in un carcere di Caracas dall’8 dicembre scorso. Secondo Saab, Gallo è in isolamento senza la possibilità di comunicare con la sua famiglia e gli è stato negato il diritto di essere difeso da un avvocato di sua fiducia. Saab ha giustificato l’isolamento affermando che Gallo è sotto inchiesta per “reati estremamente gravi che miravano a attentare alla pace” del Venezuela. Il procuratore ha anche precisato che Gallo “sta ricevendo assistenza legale statale” come “qualsiasi cittadino” in Venezuela.
Mancanza di informazioni e trasparenza
Nonostante la conferma della detenzione, Saab si è rifiutato di fornire dettagli sulla posizione specifica di Gallo, sul giudice che lo sta processando e sulle prove che lo incriminerebbero. Ha giustificato la mancanza di informazioni affermando che “l’informazione per ora è riservata, in virtù della gravità dei reati investigati”. La famiglia di Gallo, che vive a Caracas, non ha potuto visitarlo né ricevere sue chiamate.
Situazione di incertezza e preoccupazione
La situazione di Gallo suscita preoccupazione per la sua sicurezza e per la mancanza di trasparenza da parte delle autorità venezuelane. La negazione del diritto di difesa e l’isolamento prolungato sollevano dubbi sulla regolarità del processo e sull’effettiva possibilità di Gallo di difendersi dalle accuse. La famiglia di Gallo, che vive a Caracas, è in stato di angoscia per la mancanza di informazioni e di contatti con il loro familiare.
Il diritto alla difesa e la trasparenza
La negazione del diritto di difesa e l’isolamento prolungato di un detenuto sono pratiche che vanno contro i principi fondamentali del diritto internazionale. La mancanza di trasparenza da parte delle autorità venezuelane alimenta dubbi sulla regolarità del processo e sulla possibilità di Gallo di avere un processo equo. È fondamentale che le autorità venezuelane garantiscano a Gallo il diritto di essere difeso da un avvocato di sua scelta e di avere accesso alle prove che lo incriminerebbero. La trasparenza e la comunicazione con la famiglia sono essenziali per garantire un processo equo e per alleviare l’angoscia della famiglia di Gallo.