Il Comune di Calenzano si costituisce parte civile
Il Consiglio Comunale di Calenzano ha approvato una mozione che impegna il sindaco Giuseppe Carovani a costituirsi parte civile nel processo per l’esplosione al deposito Eni del 9 dicembre. La mozione, presentata dalla giunta e votata a maggioranza, prevede anche la richiesta di un tavolo di confronto con il Governo, la Regione Toscana e la Città Metropolitana per discutere la collocazione del deposito e la sua insostenibilità.
Il sindaco Carovani ha dichiarato che l’incidente ha segnato “uno spartiacque nella comunità di Calenzano”, evidenziando che l’impianto, classificato a rischio elevato secondo la normativa Seveso ter, ha causato danni in un’area molto più estesa rispetto a quella stimata dal piano di emergenza esterno. Il sindaco ha sottolineato che l’impianto, trattato come un impianto industriale dagli anni ’50, è diventato “incompatibile” con lo sviluppo urbanistico e produttivo dell’area circostante.
Istituita una commissione speciale per monitorare le indagini
Il Consiglio Comunale ha anche approvato all’unanimità una mozione che dispone la costituzione di una Commissione speciale composta dal sindaco, dai suoi delegati e dai capigruppo. Alla commissione potranno essere invitati esperti del settore, e si potranno fare proposte con iniziative di solidarietà o proposte collettive coinvolgendo cittadini, istituzioni e associazioni.
La commissione avrà l’intento di monitorare le indagini in corso, avviare riflessioni sulle aree del territorio potenzialmente a rischio e istituire una giornata in memoria dei morti sul lavoro. La seduta del Consiglio ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle cinque vittime dell’incidente.
Il sindaco Carovani: “Accogliamo le richieste delle famiglie e la preoccupazione della comunità”
Il sindaco Carovani ha ribadito che le indagini faranno chiarezza su dinamiche, cause e responsabilità dell’incidente, ma ha sottolineato che il Comune accoglie le richieste delle famiglie di chiedere giustizia e la preoccupazione che questo evento ha suscitato nella comunità.
L’incidente di Calenzano e il futuro del territorio
L’incidente al deposito Eni di Calenzano ha messo in luce la fragilità del territorio e la necessità di una riflessione profonda sulla compatibilità di impianti industriali a rischio con lo sviluppo urbanistico e produttivo. La costituzione di una commissione speciale e la richiesta di un tavolo di confronto sono segnali positivi di un impegno da parte del Comune per affrontare questa sfida e per garantire la sicurezza della comunità.