Un tragico anniversario
Il 26 dicembre 2009, una valanga ha travolto quattro uomini del Soccorso alpino della Val di Fassa, mentre stavano effettuando un’operazione di soccorso in Val Lasties, nel gruppo del Sass Pordoi sulle Dolomiti. Le vittime sono state Diego Peratoner, Ervin Riz, Alessandro Dantone e Luca Prinot, tutti giovani e valorosi soccorritori, che hanno perso la vita nel tentativo di recuperare due escursionisti in difficoltà. La tragedia ha colpito profondamente la comunità montana e il mondo dell’alpinismo, lasciando un vuoto incolmabile.
L’eroismo dei soccorritori
I quattro uomini del Soccorso alpino si sono spinti in un’area impervia e pericolosa per portare soccorso a due escursionisti dispersi, dimostrando un coraggio e una dedizione al prossimo che meritano di essere ricordati. La loro tragica fine è un monito sulla pericolosità della montagna e sull’importanza di adottare sempre le misure di sicurezza necessarie.
Un ricordo indelebile
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha commemorato il 15° anniversario della tragedia con un post sui social media, sottolineando l’importanza di ricordare i quattro soccorritori e il loro sacrificio. “Ricordarli in modo autentico ci aiuta talvolta a lenire un dolore che è ancora presente”, si legge nel post. Le loro storie di coraggio e dedizione resteranno impresse nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerli.
Il valore del soccorso in montagna
La tragedia del 26 dicembre 2009 è un monito sulla pericolosità della montagna e sulla necessità di adottare sempre le misure di sicurezza necessarie. Allo stesso tempo, l’eroismo dei quattro soccorritori ci ricorda il valore del soccorso in montagna, un servizio che mette a rischio la vita per aiutare chi si trova in difficoltà. La loro memoria ci sprona a non dimenticare il sacrificio di coloro che dedicano la propria vita al soccorso in montagna.