Il potere delle parole e la responsabilità del dialogo
In occasione della festività ebraica di Chanukka, che quest’anno ha coinciso con il Natale, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), ha pronunciato un discorso incentrato sull’importanza del dialogo e della responsabilità nel linguaggio. Di Segni ha sottolineato che il dialogo presuppone l’uso consapevole e responsabile delle parole, con un’attenzione particolare al loro significato puntuale.
La presidente dell’Ucei ha espresso preoccupazione per la “forza distruttiva delle parole distorte”, che vengono ripetute per generare oscurantismo. Ha sottolineato come la responsabilità nel linguaggio sia fondamentale per evitare la diffusione di pregiudizi e la manipolazione delle verità.
L’importanza di riconoscere la verità e la luce
Di Segni ha anche evidenziato l’importanza di riconoscere la verità e la luce, soprattutto in un contesto in cui si tende a diffondere il buio e l’oscurantismo. Ha affermato che “la religione ha i suoi riti e simboli con cui si comunicano e si trasmettono sentimenti” e che è fondamentale che questi simboli non vengano distorti o manipolati per attribuire significati diversi.
La presidente dell’Ucei ha sottolineato che “il buio è una condizione in cui tutti ci troviamo” e che le luci non si accendono con slogan e accuse che rievocano il buio di coscienze, pregiudizi e persecuzioni medievali. Ha invitato a riconoscere la luce che esiste in ogni individuo e in ogni comunità, e a non lasciarsi accecare dal buio diffuso da chi cerca di spegnere le luci della democrazia.
La luce di Israele e la lotta contro l’oscurantismo
Di Segni ha evidenziato la luce che emana da Israele, che in questi giorni di Chanukka è piena di iniziative, festival e celebrazioni. Ha sottolineato come Israele sia un faro di speranza che aiuta a recuperare il dolore e il lutto che fanno parte della storia ebraica.
La presidente dell’Ucei ha criticato coloro che “leggono il buio in tutto” e cercano di convincere gli altri della loro visione distorta. Ha denunciato la diffusione di messaggi di odio e di discriminazione, che vengono propagati da “narratori mediatici” su masse ignare che navigano nel mondo digitale.
L’appello per la luce e la responsabilità
Di Segni ha concluso il suo discorso con un appello per la luce e la responsabilità. Ha sottolineato che non si chiede di accendere fari di sicurezza solo per le comunità ebraiche, ma per l’intera collettività. Ha affermato che “il buio è una responsabilità di cui si attende narrazione corretta da oltre ottant’anni” e che è fondamentale combattere l’oscurantismo con la luce della verità e del dialogo.
Il discorso di Noemi Di Segni è un invito a riflettere sull’importanza del linguaggio e della responsabilità nel comunicare. In un mondo in cui l’informazione è spesso distorta e manipolata, è fondamentale saper discernere la verità e difendere la luce contro l’oscurantismo.
Un appello per la responsabilità e la luce
Il discorso di Noemi Di Segni è un importante monito sulla necessità di un dialogo responsabile e consapevole. In un’epoca di crescente polarizzazione e diffusione di disinformazione, è fondamentale che le parole siano usate con cura e attenzione, per evitare di alimentare l’odio e la discriminazione. Le sue parole sono un invito a tutti a fare la propria parte per diffondere la luce della verità e della comprensione, e a combattere l’oscurantismo che minaccia le nostre società.