Mosca blocca i negoziati e punta sul terreno
L’ipotesi di un negoziato per la pace in Ucraina sembra sempre più lontana. Il Cremlino ha spento le speranze di un cessate il fuoco a breve, con il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, che ha dichiarato che il presidente non ha in programma contatti diplomatici con leader stranieri a inizio anno.
La posizione di Mosca sembra essere quella di consolidare i guadagni sul terreno e di non voler cedere alle richieste di Kiev, considerate irricevibili.
L’ambiguità del Cremlino è emersa anche dalle ultime dichiarazioni di Peskov, che ha precisato che “per ora nessuna traiettoria” per un processo di pace “è in vista a causa della posizione del regime di Kiev”.
L’unico tentativo di rompere il fronte pro-Kiev dell’Ue è stato quello del premier slovacco Robert Fico, che ha volato a Mosca per un incontro con Putin e si è offerto di ospitare i colloqui di pace. Tuttavia, Fico ha anche criticato Zelensky, accusandolo di non essere interessato a un cessate il fuoco, e ha minacciato di interrompere il flusso di elettricità verso Kiev se l’Ucraina bloccherà la fornitura di gas russo alla Slovacchia.
La risposta di Zelensky è stata dura: Fico sta seguendo una “politica miope agli ordini di Mosca”, che “danneggerà il popolo slovacco” e allontanerà il suo Paese dall’Ue.
La Russia stringe la morsa sul gas: Moldavia senza forniture
La Russia ha dimostrato di essere pronta a utilizzare le sue risorse energetiche come arma di pressione. Gazprom ha annunciato l’interruzione delle forniture di gas alla Moldavia a partire dal primo gennaio, con la motivazione che le autorità di Chisinau non hanno onorato i loro debiti.
Il contenzioso sul gas tra Mosca e Chisinau risale a prima dell’inizio della guerra in Ucraina, ma i rapporti sono peggiorati da quando la Moldavia ha accelerato il percorso di integrazione verso l’Ue.
La presidente moldava Maia Sandu, fervente europeista, è stata appena confermata per un secondo mandato, in un’elezione offuscata dalle accuse di ingerenza del Cremlino.
Il governo moldavo ha condannato la decisione di Gazprom, affermando di non riconoscere alcun presunto debito, che è stato dichiarato non valido da una verifica internazionale.
Il bilancio del conflitto: perdite pesanti per la Russia
Sul fronte militare, il capo delle forze armate di Kiev Oleksandr Syrskyi ha affermato che il 2023 è stato un anno “difficile”, ma ha rivendicato che “i russi hanno pagato il prezzo più alto dall’inizio dell’invasione in termini di perdite: 421.000 tra morti e feriti”.
A Mosca, l’Fsb ha annunciato di aver sventato un complotto per uccidere un ufficiale russo di alto rango e un blogger di guerra con una bomba nascosta in un altoparlante portatile.
Il futuro incerto del conflitto
La situazione in Ucraina rimane complessa e incerta. La decisione di Mosca di bloccare i negoziati e la crescente pressione sulle risorse energetiche lasciano presagire un prolungamento del conflitto. La capacità della Russia di utilizzare il gas come arma di pressione è un fattore di grande preoccupazione per l’Europa, che dovrà trovare soluzioni per garantirsi la sicurezza energetica. Il futuro del conflitto dipenderà dalla capacità delle parti in causa di trovare una soluzione diplomatica, ma al momento non si intravedono segnali positivi.