
Cultura come strumento di rieducazione e speranza
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato l’importanza della cultura come strumento di rieducazione e speranza per i detenuti, in linea con il progetto del Santo Padre che combatte la ‘cultura dello scarto’.
“Questa solenne e commossa cerimonia si inserisce nel progetto del Santo Padre che evita quella che lui stesso definisce ‘cultura dello scarto’. Il detenuto deve essere un soggetto da rieducare, come dispone la Costituzione, ma anche da comprendere nel suo dramma interiore e da aiutare per superare i momenti difficili della privazione della libertà”, ha dichiarato Nordio.
Iniziative per lo sport, il lavoro e la cultura
Il ministro ha annunciato una serie di iniziative per portare lo sport, il lavoro e la cultura nelle carceri, con l’obiettivo di attenuare le tensioni e aiutare i detenuti a superare le difficoltà della privazione della libertà.
“Dal punto di vista operativo – osserva Nordio – insisto nel progetto che porti lo sport e il lavoro nelle carceri, perché sono due momenti essenziali per attenuare le tensioni. Inoltre – aggiunge – intendo patrocinare la cultura: in diversi istituti sono presenti piccoli teatri, orchestre e laboratori e stiamo affinando i protocolli per portare nelle carceri attori e artisti, molti dei quali si sono offerti con generosa gratuità.”
La speranza come ‘ancoraggio’
Nordio ha concluso il suo intervento sottolineando la speranza come “ancoraggio”, un sentimento che deve partire da tutti noi, consapevoli della nostra fragilità.
“La speranza – conclude il ministro – è quella che il Papa intende come ‘ancoraggio’, che parta da tutti noi, consapevole della nostra fragilità.”
Cultura e rieducazione: un binomio fondamentale
L’iniziativa del Ministro Nordio di promuovere la cultura nelle carceri rappresenta un passo importante verso una rieducazione più completa e umana dei detenuti. La cultura, in tutte le sue forme, può essere un potente strumento per favorire la crescita personale, la riflessione e la riconciliazione con se stessi e con la società. L’arte, la musica, la letteratura e il teatro possono aprire nuove prospettive e aiutare i detenuti a riscoprire il loro valore e la loro dignità, contribuendo a costruire un futuro più positivo.