Le speranze di salvataggio si affievoliscono
Le speranze di salvataggio per due alpinisti romagnoli dispersi nel Vallone dell’Inferno, in Abruzzo, da domenica, si affievoliscono dopo quattro giorni di ricerche. Una pattuglia delle Fiamme Gialle ha raggiunto il luogo dell’ultimo segnale di soccorso, ma non ha trovato traccia dei due uomini.
“Sappiamo che lì ci sono due persone e quindi la pressione c’è: non so fino a che punto si debba ancora sperare però quella, c’è sempre… la speranza è l’ultima a morire. Quindi speriamo che abbiano trovato qualche anfratto anche se dopo quattro giorni purtroppo le cose saranno ridotte…”, ha detto il finanziere Marco Moreschini del nucleo di soccorso alpino dell’Arma dell’Aquila ai microfoni della emittente abruzzese Rete 8.
Le ricerche nel Vallone dell’Inferno
La pattuglia delle Fiamme Gialle è riuscita a raggiungere il Vallone dell’Inferno, luogo dell’ultimo sos dei due alpinisti, ma “non abbiamo trovato nessuna traccia dei due”, ha riferito Moreschini. Le ricerche continuano, ma le condizioni meteorologiche e il terreno impervio rendono le operazioni estremamente difficili.
La tragedia in montagna
La scomparsa di questi due alpinisti è un tragico promemoria dei pericoli che si celano in montagna. L’ambiente montano è imprevedibile e anche gli escursionisti più esperti possono trovarsi in situazioni di pericolo. È fondamentale essere preparati, dotarsi dell’attrezzatura adeguata e conoscere le condizioni meteorologiche prima di affrontare un’escursione in montagna. La tragedia di questi due alpinisti ci ricorda l’importanza di rispettare la montagna e di non sottovalutare i rischi.