La Crisi Senza Precedenti
Secondo il New York Times, Cuba sta attraversando la sua peggiore crisi dal 1959, superando anche quella degli anni ’90, quando la caduta dell’Unione Sovietica lasciò l’isola senza il suo principale alleato. La popolazione cubana è diminuita di almeno un milione di persone, il 10% del totale, dall’inizio della pandemia di Covid nel 2021. La maggior parte di questa diminuzione è dovuta all’emigrazione, con oltre 675.000 cubani che si sono trasferiti negli Stati Uniti. L’articolo descrive un clima di disperazione crescente tra la popolazione, con molti che osservano i propri amici e familiari prepararsi a lasciare il paese.
Le Cause della Crisi
Il crollo del turismo, una delle principali fonti di reddito per l’isola, e la chiusura di molte attività private hanno contribuito a peggiorare la situazione economica. Le strade sono piene di spazzatura e un senso di miseria pervade l’atmosfera. A 10 anni dall’apertura di Barack Obama, molti cubani esprimono il loro disagio con la frase: “Nel 2015 c’era speranza, adesso c’è disperazione.”
La Fame e la Disperazione
La crisi ha portato a una grave carenza di cibo. Il New York Times riporta che sette cubani su dieci hanno smesso di fare colazione, pranzo o cena a causa della mancanza di denaro o di cibo. Solo il 15% riesce a consumare tre pasti al giorno. La situazione è grave e il futuro incerto per l’isola caraibica.
Una Crisi Multifattoriale
La crisi cubana è il risultato di una serie di fattori, tra cui la pandemia, la crisi economica globale, la chiusura del turismo e le politiche economiche del governo. La mancanza di libertà e di opportunità ha spinto molti cubani a cercare una vita migliore altrove. La situazione è complessa e richiede un’analisi approfondita per comprendere le sue cause e le sue possibili soluzioni.