Un progetto riqualificante per il quartiere Sant’Elia
La firma dell’accordo modificato per il nuovo stadio Sant’Elia è stata apposta questo pomeriggio a Villa Devoto dalla presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde e dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Il progetto dello stadio rimane immutato, ma cambia lo scenario intorno ad esso. L’obiettivo è creare un’opera integrata nel quartiere di Sant’Elia, con un polmone verde che circonda l’impianto, la riconversione della Domus in un campo da gioco per le categorie minori e spazi dedicati alla pratica sportiva. Questo progetto si inserisce in un contesto più ampio di riqualificazione del quartiere, che prevede la crescita del Parco degli anelli e la ristrutturazione dei palazzoni di edilizia commerciale.
La novità principale è l’eliminazione delle volumetrie, sia edilizie che commerciali, per ridurre l’impatto sull’ambiente e sul territorio. Inoltre, la metropolitana di superficie arriverà direttamente allo stadio, come in molte città europee.
“Non volevamo che quest’opera fosse un’opera nel nulla, non cucita con la città”, ha dichiarato Todde. “Abbiamo voluto mettere questo progetto all’interno di un contesto più ampio, all’interno di una riqualificazione del quartiere Sant’Elia. Gli impianti sportivi non saranno soltanto lo stadio e il palazzetto ma ci sarà anche la possibilità di avere campi per i bambini, per i ragazzi che devono fare sport.”
Trasparenza e controllo dei fondi pubblici
I costi del progetto sono stati quantificati in 50 milioni di euro da parte della Regione e 10 milioni da parte del Comune. Lo stadio in sé costa 120 milioni. La presidente Todde ha assicurato che ci sarà un decreto a breve e un accordo con un cronoprogramma definito con il Comune, per garantire il controllo dei fondi pubblici. “Chiunque si immagina che non ci sia il controllo dei soldi pubblici sta facendo proprio un cattivo affare”, ha aggiunto la governatrice.
Anche il sindaco Zedda ha ribadito l’importanza della trasparenza: “Stiamo parlando in questo caso di una gara da 200 milioni di euro, chiederemo il supporto della Procura della repubblica e dell’Anac, in modo tale che ci sia serenità per il corretto uso delle risorse pubbliche.”
Un progetto che guarda al futuro
La modifica dell’accordo prevede l’eliminazione di tutte le cubature previste nel progetto originale, che includevano spazi residenziali, uffici e un centro commerciale. “Stiamo eliminando tutte le cubature perché ci sia il minore impatto possibile in termini di consumo di suolo”, ha spiegato Zedda.
Questo progetto rappresenta un passo importante per la riqualificazione del quartiere Sant’Elia e per la promozione dello sport a Cagliari. La creazione di un’area verde, di spazi per la pratica sportiva e la connessione con la metropolitana di superficie contribuiranno a creare un ambiente più vivibile e attrattivo per i cittadini.
La presidente Todde ha anche smentito le polemiche che si sono sollevate in merito al progetto, sottolineando che non si tratta di un’opera di speculazione né di un progetto che favorisce il proprietario del Cagliari. “Non è un progetto di speculazione, non è un progetto che vuole aiutare il proprietario del Cagliari a farsi l’albergo come ho letto polemicamente nei giorni scorsi”, ha dichiarato Todde.
Un progetto che guarda al futuro
La modifica dell’accordo per il nuovo Sant’Elia rappresenta un’opportunità per creare un’opera che si integri con il quartiere e ne favorisca la riqualificazione. L’attenzione al contesto urbano, la creazione di spazi verdi e la promozione dello sport sono elementi positivi che contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei cittadini. È importante che la trasparenza e il controllo dei fondi pubblici siano garantiti durante l’intero processo di realizzazione del progetto.