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Un’organizzazione terroristica online
I carabinieri del Ros hanno arrestato una 22enne residente a Bologna, insieme ad altri quattro giovani, con l’accusa di aver costituito un’organizzazione terroristica online. Il gruppo, secondo le indagini della Procura di Bologna coordinata dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, si dedicava alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento di formazioni come Al Qaeda e Stato Islamico.
I cinque indagati sono stati identificati come la 22enne di Bologna, una 18enne di Spoleto di famiglia originaria dell’Algeria, un 27enne di origine turca residente a Monfalcone, il fratello 19enne della 22enne ritenuto leader del gruppo e un 20enne di origine marocchina residente a Milano.
Quattro dei cinque indagati sono stati arrestati ieri, mentre il quinto, il 20enne di origine marocchina, è ricercato in quanto partito per l’Etiopia a novembre di quest’anno.
La leader del gruppo: una “influencer” del jihad
La 22enne residente a Bologna, ritenuta a capo dell’organizzazione, è stata definita dagli inquirenti una vera e propria “influencer” online della Jihad. La ragazza, che aveva di recente svolto un lungo viaggio in Pakistan, si dedicava alla diffusione di contenuti, precetti, video e preghiere in lingua italiana con l’obiettivo di reclutare quanti più possibile coetanei in Italia.
L’ipotesi investigativa è che la 22enne, dalla propaganda online, avesse come obiettivo il salto successivo: la creazione di rapporti sul campo con membri di gruppi di lotta armata.
Il progetto di trasferirsi in Paesi con campi di addestramento
Dalle conversazioni intercettate, emerge il progetto della 22enne e di un’altra ragazza del gruppo di trasferirsi e vivere insieme in Paesi con campi di addestramento jihadisti o comunque con dottrina islamica. Tra i Paesi menzionati, il Centro Africa, ma non solo.
L’interrogatorio di garanzia
Per la 22enne è stato fissato l’interrogatorio di garanzia per dopodomani a Bologna, insieme a quello di un altro indagato. La ragazza è difesa dall’avvocato Simone Romano.
La pericolosità del proselitismo online
L’arresto di questa giovane donna e del suo gruppo evidenzia la crescente pericolosità del proselitismo online da parte di organizzazioni terroristiche. La rete, infatti, offre un terreno fertile per la diffusione di ideologie estreme e per il reclutamento di nuovi adepti, soprattutto tra i giovani. È fondamentale che le autorità competenti continuino a monitorare attentamente la rete e a contrastare la propaganda terroristica online.