Regifting: una pratica sempre più diffusa e accettata
Il regifting, un tempo considerato un tabù, è diventato una pratica sempre più diffusa e accettata, soprattutto tra i giovani. Le ricerche di Ipsos per eBay, Subito e Wallapop mostrano che la percentuale di chi rivende i regali non graditi è in aumento, con un 15% che ha scelto questa opzione nel 2023, rispetto al 7% del 2019. Questo trend è guidato da una maggiore consapevolezza ecologica e dal desiderio di contribuire all’economia circolare. Le piattaforme online come eBay, Subito e Wallapop sono diventate i canali preferiti per la rivendita di regali non graditi, con un 66% degli italiani che le utilizza per questo scopo. Il regifting è visto come una pratica pratica e sostenibile, con un 37% degli italiani che lo considera un modo per evitare che gli oggetti rimangano inutilizzati e un 36% che lo considera un gesto sostenibile per ridurre i rifiuti e riciclare.
Le motivazioni del regifting
Le motivazioni che spingono gli italiani a rivendere i regali non graditi sono molteplici. Il motivo principale è che i regali ricevuti non corrispondono ai propri gusti (37%), seguiti da chi possiede già un articolo simile (29%) o semplicemente non lo vuole (28%). Le categorie di oggetti più rivenduti sono vestiti, scarpe, accessori (41%), articoli per la casa (32%), libri e fumetti (20%), e gioielli e orologi (20%).
L’evoluzione del regifting
Il regifting è un fenomeno in continua evoluzione. Nel 2019, il 42% degli intervistati non rivendeva i regali non graditi per una questione di “bon ton”, oggi questa percentuale è scesa al 34%. Il regifting è visto come un’attività pratica e sostenibile, ma c’è ancora una parte della popolazione che lo considera irrispettoso nei confronti di chi ha fatto il dono. Il regifting è anche visto come un’opportunità per fare beneficenza, con il 49% degli italiani che si sente felice di sapere che il regalo è stato venduto per questo scopo. Al contrario, il 36% si sentirebbe arrabbiato se scoprisse che la rivendita è stata effettuata per comprare un regalo per altre persone.
Il regifting nel mondo online
Il regifting sta diventando sempre più popolare anche online. Le piattaforme online come Subito e Wallapop hanno registrato un aumento significativo di annunci di vendita di regali non graditi, soprattutto nei giorni immediatamente successivi al Natale. Subito ha istituito il “Wallapop Re-Selling Day” per incoraggiare la rivendita di regali non graditi e dare loro una seconda vita. Il 28 dicembre è stata registrata un’impennata del +113% negli annunci pubblicati dagli utenti italiani, con orecchini, occhiali da sole e profumi tra gli articoli più venduti.
Regali di Natale indesiderati: cosa fare?
Se quest’anno ricevete un regalo che non vi piace, non disperate. Il regifting è la soluzione ideale per dare una seconda vita agli oggetti nuovi che non corrispondono ai vostri desideri. La ricerca di Wallapop evidenzia che il 35% degli italiani metterebbe in vendita i regali non graditi su una piattaforma second-hand, mentre il 31% li regalerebbe a qualcun altro. La motivazione principale che spinge le persone a rivendere i regali indesiderati è l’esigenza di non occupare spazio in casa (55%).
Le tendenze del regifting
Le ricerche mostrano che i regali meno graditi sono i kit da ospedale (31%), gli accessori beauty (25%) e i CD musicali (15%). Le persone che ci conoscono meno bene, come parenti lontani e colleghi di lavoro, sono più propense a regalare oggetti poco graditi. Il regifting è una pratica che sta prendendo sempre più piede in Italia, con il 27% degli italiani che ha fatto acquisti second hand destinati a regali, di cui quasi la metà (46%) in occasione delle festività natalizie. Il regifting non è solo un modo per liberarsi di oggetti superflui, ma anche per fare scelte più consapevoli, contribuendo a un’economia circolare e più sostenibile.
Considerazioni personali
Il regifting rappresenta una tendenza positiva che riflette una crescente consapevolezza ecologica e un desiderio di consumo responsabile. La possibilità di rivendere i regali non graditi è un’opportunità per dare una seconda vita agli oggetti e contribuire a un’economia circolare. Tuttavia, è importante ricordare che il regifting non dovrebbe essere visto come un modo per sminuire il valore del dono o per sminuire il gesto di chi lo ha fatto. È importante trovare un equilibrio tra la praticità del regifting e il rispetto per chi ha fatto il dono.