Un ritiro speciale per un club speciale
Il Caravaggio Futebol Clube, una squadra brasiliana con un profondo legame con l’Italia, ha deciso di trascorrere le festività natalizie in un luogo speciale: il seminario diocesano di Nostra Signora di Caravaggio. Questa scelta non è casuale, ma riflette l’identità stessa del club, fondato nel 1970 e intitolato al genio di Michelangelo Merisi e alla patrona della città di Nova Veneza, dove ha sede. La città, un tempo chiamata Nuova Venezia, fu fondata dall’uomo d’affari italiano Michele Napoli e ospitava una numerosa comunità veneta e bergamasca. Proprio dal culto bergamasco per Santa Maria del Fonte, o Nostra Signora di Caravaggio, è nato il nome della squadra, un omaggio alla Madonna e alla città che la ospita. Il seminario, con la sua cupola che fa parte dello stemma del club, è un luogo simbolo per la squadra, che ha trovato un ambiente ideale per prepararsi alla sfida della Serie A di Santa Catarina. La presenza di tre sacerdoti, don Joel Savi, don Valmor Della Giustina e don Mateus Réus dos Reis, tutti appassionati tifosi del Caravaggio, rende l’atmosfera ancora più speciale. Il ritiro si concluderà il 6 gennaio, offrendo ai giocatori la possibilità di allenarsi su un campo da calcio presente all’interno del seminario e di dedicarsi alla preghiera, un’abitudine che ha accompagnato la squadra fin dall’inizio del suo percorso professionale nel 2020, portandola a conquistare una promozione dopo l’altra fino alla massima serie.
Un connubio di fede e sport
La scelta di trascorrere le festività natalizie in un seminario non è solo un modo per prepararsi fisicamente e tatticamente alla nuova stagione, ma anche un’occasione per rafforzare il legame con la fede e con le proprie radici. Il Caravaggio Futebol Clube, con il suo nome che richiama l’arte e la religione italiana, ha sempre dimostrato di avere un’anima speciale, un’anima che va oltre il semplice gioco del calcio. Il ritiro al seminario è un’ulteriore testimonianza di questo legame profondo, un legame che si esprime attraverso la preghiera, la condivisione e la ricerca di un senso più profondo del proprio cammino. Il club ha dimostrato che la fede e lo sport possono coesistere e arricchirsi a vicenda, creando un’atmosfera di unità e di speranza. L’obiettivo della squadra è quello di raggiungere la salvezza e di ben figurare nella Serie A, un obiettivo che si spera di poter dedicare alla memoria di Michelangelo Merisi, un artista che ha saputo unire arte e fede in modo straordinario.
Un futuro pieno di speranza
Il Caravaggio Futebol Clube si affaccia al campionato di Serie A con una grande determinazione e una profonda fiducia nelle proprie capacità. La squadra ha dimostrato di essere in grado di superare ogni ostacolo e di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. Il ritiro al seminario è un segno di questa determinazione, un segnale di unità e di fiducia in un futuro pieno di speranza. La squadra ha un legame profondo con la sua città, con la sua storia e con le sue tradizioni. L’obiettivo è quello di onorare questo legame con risultati positivi sul campo, un modo per dimostrare che il Caravaggio Futebol Clube è una squadra speciale, una squadra che sa unire fede, sport e tradizione.
Un esempio di integrazione e di valori
La storia del Caravaggio Futebol Clube è un esempio di integrazione e di valori. La squadra, nata da un’idea di un uomo d’affari italiano, ha saputo creare un legame profondo con la comunità locale, diventando un punto di riferimento per la città di Nova Veneza. La scelta di trascorrere le festività natalizie in un seminario è un’ulteriore dimostrazione di questa apertura e di questa attenzione ai valori umani. Il Caravaggio Futebol Clube è un esempio di come lo sport possa essere un mezzo per costruire ponti tra culture e tradizioni diverse, un mezzo per promuovere l’unità e la solidarietà.