Un’iniziativa di accoglienza per il Giubileo
Alla vigilia dell’avvio dell’Anno Santo, Roma ha inaugurato le prime due tensostrutture per l’accoglienza dei senza dimora. Le strutture, situate in zona Termini e Ostiense, sono state progettate per offrire un riparo sicuro e servizi essenziali durante il Giubileo.
Le tensostrutture, dotate di posti letto, docce, pasti caldi e assistenza 24 ore su 24, sono state aperte in poche ore, con i posti già esauriti.
Il sindaco Roberto Gualtieri, accompagnato dall’assessora alle Politiche Sociali Barbara Funari e dal responsabile accoglienza della struttura commissariale Agostino Miozzo, ha inaugurato la tensostruttura di via Porta San Lorenzo, a pochi metri dalla stazione Termini.
Un’occasione di speranza per i senza dimora
Il sindaco Gualtieri ha sottolineato che la tensostruttura non risolve tutti i problemi del quartiere né della città, ma rappresenta un passo importante per offrire un’occasione di speranza a chi vive in strada.
“La tensostruttura non risolve tutti i problemi del quartiere né della città, ma intanto assicura un posto al caldo per chi dormiva nelle tende e dà una speranza a queste persone di un futuro migliore” ha dichiarato il sindaco.
Tra i primi ad essere accolti ci sono proprio coloro che dormivano nelle strade del quartiere.
Un’iniziativa temporanea con un impatto positivo
Le tensostrutture non saranno operative per sempre: la loro durata è limitata a un anno.
“La tensostruttura non può essere fissa e operativa per più di un anno. Questo investimento rimarrà poi alla protezione civile per l’emergenza” ha spiegato l’assessora Funari.
Le altre due tensostrutture, previste in zona Tiburtina e via delle Fornaci (San Pietro), apriranno entro fine gennaio, offrendo un totale di 250 posti.
Un passo verso l’inclusione sociale
L’apertura di queste tensostrutture rappresenta un passo importante verso l’inclusione sociale per le persone senza dimora. L’iniziativa, seppur temporanea, offre un riparo sicuro e servizi essenziali durante il Giubileo, contribuendo a migliorare la qualità della vita di chi vive in strada. È importante che le autorità continuino a lavorare per garantire un’accoglienza adeguata e un futuro migliore per queste persone, anche dopo la fine dell’Anno Santo.