Betlemme: un Natale di silenzio e speranza
La città di Betlemme, luogo simbolo della nascita di Gesù, vive un Natale di silenzio e di speranza. Il vicario della Custodia di Terra Santa, padre Ibrahim Faltas, descrive la città come “triste, vuota e silenziosa”, priva della presenza dei pellegrini e dell’atmosfera festosa che di solito la caratterizza. Nonostante la situazione difficile, padre Faltas non perde la speranza e auspica che “in questi giorni si realizzino i propositi di pace che sembrano definirsi a breve”, definendolo “il miracolo di Gesù Bambino”.
Aleppo: un Natale di delicatezza e lutto
Anche ad Aleppo, in Siria, i cristiani si preparano a celebrare il Natale, con la messa anticipata alle 18 a causa del coprifuoco. Mons. Hanna Jallouf, vicario apostolico latino di Aleppo, sottolinea la necessità di “delicatezza nel festeggiare”, in quanto “molte persone tra noi e intorno a noi sono in lutto, dopo anni in cui tanto sangue è stato versato”. Nonostante le difficoltà, i nuovi governanti hanno invitato la comunità cristiana a celebrare le proprie liturgie come sempre.
Kiev: un Natale di guerra e di speranza
In Ucraina, il Natale si celebra per il terzo anno consecutivo in tempo di guerra. I cristiani non rinunciano alle celebrazioni, con la Comunità di Sant’Egidio che organizza pranzi comunitari nelle chiese e in altri spazi. A Kiev, però, la situazione è più complicata, con la necessità di attrezzarsi in sale sotterranee per via degli allarmi e per garantire la sicurezza delle persone. Yurij Lifanse, responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Ucraina, sottolinea che “non possiamo mettere a rischio l’incolumità delle persone”.
La speranza di un Natale di pace
Il Natale è una festa di speranza, di pace e di amore. In un mondo segnato da guerre e conflitti, è importante non perdere la speranza che un giorno la pace trionfi. Le parole di padre Ibrahim Faltas a Betlemme e di mons. Hanna Jallouf ad Aleppo ci ricordano che la speranza è un valore fondamentale, che ci spinge a non arrenderci di fronte alle difficoltà. Anche in Ucraina, la Comunità di Sant’Egidio continua a organizzare eventi per celebrare il Natale e per dare un segno di speranza alle persone che soffrono. È importante ricordare che la pace è un obiettivo raggiungibile, che richiede impegno, dialogo e collaborazione da parte di tutti.