Un’aggressione brutale
Martina, una giovane fiorentina di 21 anni, è sopravvissuta a un’aggressione brutale a Oslo, in Norvegia. L’ex fidanzato, Mohit Kumar, un informatico norvegese di 24 anni di origine indiana, l’ha accoltellata con violenza, ferendola gravemente. La coltellata alla guancia sinistra, dall’orecchio fino alla gola, ha lacerato carotide e giugulare. Le condizioni di Martina sono state definite “critiche” dallo zio, Antonio Voce, noto avvocato penalista a Firenze. “E’ stata sottoposta stamattina a un nuovo intervento chirurgico per ricostruire la mano destra e l’arco mascellare”, ha spiegato Voce. “La prossima operazione chirurgica è fissata per giovedì prossimo.”
Un segno di speranza
Nonostante la gravità delle ferite, Martina ha mostrato segni di speranza. I medici l’hanno svegliata per valutare le sue reazioni cerebrali, e la ragazza ha reagito alzando le mani a difesa davanti al viso. “Martina ha reagito alzando le mani a difesa davanti al viso e ciò la dice lunga sullo choc che ha subito”, ha commentato lo zio. “Ho anche visto le foto del locale scattate subito dopo l’aggressione, sono raccapriccianti per il sangue sparso nel locale.”
Il supporto della famiglia
In camera di Martina, un disegno realizzato dalla sorella Luna, di soli 7 anni, rappresenta la famiglia al completo: Martina, il padre, la madre, Luna e la tata. “La piccola è convinta che Martina al risveglio rivedrà la famiglia al completo”, ha raccontato lo zio. La famiglia è al fianco di Martina in questo momento difficile, offrendole tutto il supporto possibile.
Indagini in corso
Le indagini sull’aggressione sono ancora in corso. La polizia ha ascoltato i dipendenti del locale dove è avvenuto l’attacco e sta cercando di ricostruire la dinamica dell’evento. Non esistono video dell’aggressione, in quanto il locale non è dotato di telecamere. Kumar è ricoverato in gravi condizioni nello stesso ospedale di Martina, piantonato da quattro poliziotti. “Sulle indagini sappiamo ancora poco”, ha spiegato lo zio. “Vige il più assoluto riserbo, tanto che nemmeno i vertici dell’ospedale forniscono alla polizia informazioni sullo stato di salute di Kumar. Gli investigatori hanno operato una prima ricostruzione dopo aver ascoltato i dipendenti di Smak av Italia e sentiranno, appena possibile, vittima e aggressore. Non esistono video dell’aggressione, perché nel locale non sono installate telecamere. Intanto, poliziotti alti e nerboruti piantonano Kumar e dicono di essere lì per proteggere Martina: c’è il rischio che l’ex, una volta sveglio, possa ritornare a colpire.”
Un atto di violenza inaccettabile
L’aggressione di Martina è un atto di violenza inaccettabile che ci ricorda l’importanza di affrontare il problema della violenza di genere. È fondamentale che le istituzioni e la società civile si impegnino a prevenire e contrastare questo fenomeno, garantendo protezione e supporto alle vittime.