L’Atalanta, un modello di successo per Marotta
Il presidente dell’Inter Beppe Marotta, in una lunga intervista con Sky Sport, ha espresso la sua opinione sulla corsa allo scudetto, indicando l’Atalanta come la sua principale favorita. "Penso sia un grande modello da seguire – dice ancora Marotta sull’Atalanta -, non certo nei grandi club perché è difficile, però ha dato dimostrazione di poter vincere senza spendere tanti soldi. Mi riferisco all’Europa League".
Marotta ha sottolineato la maturità e la credibilità raggiunte dalla Dea, evidenziando la sua convinzione che l’Atalanta sia in grado di competere con le grandi squadre italiane. "Ha raggiunto quella maturità, quella credibilità, quella convinzione che non aveva mai avuto", ha affermato.
Il dualismo con Conte e la crescita di Inzaghi
Marotta ha anche commentato il suo rapporto con Antonio Conte, suo ex allenatore all’Inter e ora allenatore del Napoli. "Non c’è dualismo. Cerco sempre di accendere un po’ di attenzione e spingere l’avversario alla pressione, ma è un gioco comunicativo – spiega -. C’è grande rispetto tra le parti, poi è normale che l’aspetto mediatico in Italia sia sentito e da una dichiarazione si fa un titolo, e questo titolo poi porta al fatto che ci sia una reazione".
Marotta ha poi espresso la sua fiducia in Simone Inzaghi, l’attuale allenatore dell’Inter. "Simone ha dimostrato di essere un grande professionista, e una persona molto intelligente – risponde Marotta -. È arrivato in punta di piedi, non ha fatto proclami, si è adeguato a un ruolo molto importante ed è cresciuto con i risultati".
Marotta e il futuro: l’Inter e la promozione dello sport
Marotta ha smentito le voci che lo volevano candidato alla presidenza della Figc o a un incarico governativo. "Grazie, ma io sono un amante e innamorato del mondo del calcio e dello sport, quindi è chiaro che sono molto contento della mia carriera, sono contentissimo di fare il presidente dell’Inter, che mi occupa molto e quindi poi mi dedico a osservare quello che viene intorno a noi".
Marotta ha poi espresso la sua preoccupazione per la mancanza di accessibilità allo sport per i bambini e i ragazzi. "Faccio un altro esempio, una delle grosse pecche che il nostro sistema oggi ha è quello di non poter garantire lo sport in modo gratuito a tutti i bambini e a tutti i ragazzini- dice ancora Marotta -. Oggi per avviarsi a una disciplina sportiva bisogna pagare praticamente la retta, e questo secondo me è una cosa che dobbiamo cercare di eliminare. Il ministro Abodi è un ministro moderno, e molto acuto. Bisogna che insieme ad un altro ministro, che è Valditara, creino questo connubio tra attività scolastica e attività sportiva per garantire, all’interno del sistema, lo sport gratuitamente a tutti i giovani".
Marotta ha infine ribadito la sua intenzione di rimanere all’Inter. "Sì, all’Inter sto bene, per cui assolutamente spero di dare e contribuire a dare risultati".
L’Atalanta, un modello di riferimento per il calcio italiano
Le parole di Marotta sull’Atalanta sono significative. Il presidente dell’Inter riconosce la crescita esponenziale della Dea e la sua capacità di competere a livello internazionale senza spendere cifre astronomiche. Questo modello di successo potrebbe essere un esempio per altre squadre italiane, che spesso si affidano a grandi investimenti per raggiungere risultati importanti. L’Atalanta dimostra che la strategia giusta, unita a un lavoro costante e a una visione a lungo termine, può portare a risultati straordinari.