Nomina dei giudici costituzionali: un’urgenza bipartisan
Con la Corte costituzionale che ha raggiunto il minimo legale di 11 giudici su 15, la necessità di eleggere i quattro giudici mancanti è diventata urgente. La scadenza del 20 gennaio per la decisione sulla ammissione del referendum sull’autonomia differenziata rende la nomina dei giudici un’emergenza, richiedendo un accordo bipartisan per raggiungere il quorum dei tre quinti necessario. La situazione è complicata anche dall’ingorgo di decreti in attesa di approvazione, tra cui il Milleproroghe, il decreto Caivano bis, un nuovo decreto Pnrr e quello sulle armi all’Ucraina, quest’ultimo tema che suscita divisioni sia tra le opposizioni che all’interno della maggioranza.
La riforma della giustizia: un voto cruciale l’8 gennaio
Il primo voto politicamente rilevante avverrà l’8 gennaio con l’esame delle pregiudiziali delle opposizioni contro la riforma della giustizia, che prevede la separazione delle carriere dei magistrati. La maggioranza mira ad approvare la riforma entro il mese, con l’obiettivo di ottenere anche il sì del Senato prima della pausa estiva. Le opposizioni, tuttavia, promettono battaglia sugli emendamenti.
Riforma del premierato e legge elettorale: incertezze e aspettative
Giorgia Meloni ha annunciato la ripresa della riforma del premierato, con la conferenza stampa di fine anno fissata per il 9 gennaio, che dovrebbe fornire delucidazioni sulla tempistica e sui contenuti. Tuttavia, la riforma non può essere applicata senza la legge elettorale, su cui permangono incertezze.
La Corte dei Conti: una proposta di legge controversa
La maggioranza ha presentato una complessa proposta di legge sulla Corte dei Conti, con l’obiettivo di velocizzare l’utilizzo dei fondi del Pnrr da parte delle pubbliche amministrazioni. La proposta, che trasforma la Corte da ente di sorveglianza ad ente di supporto della PA, è stata criticata dai magistrati contabili e ha suscitato preoccupazioni anche al Quirinale.
Un’agenda fitta di sfide per il governo
Il 2023 si presenta come un anno impegnativo per il governo Meloni. La gestione dell’emergenza dei giudici costituzionali, la riforma della giustizia e la riforma del premierato, insieme alla proposta di legge sulla Corte dei Conti, rappresentano sfide importanti che richiederanno al governo un’azione incisiva e la capacità di mediare con le opposizioni. La riuscita di queste riforme sarà fondamentale per la stabilità del governo e per la sua capacità di attuare il programma di governo.