Prigionieri politici in Venezuela: un quadro preoccupante
Secondo l’ultimo rapporto del Foro Penal, un’organizzazione non governativa venezuelana che si batte per la difesa dei diritti dei detenuti per motivi di coscienza, in Venezuela sono attualmente detenuti 1.877 prigionieri politici. Di questi, 19 sono stranieri e 31 hanno la doppia nazionalità.
Tra gli stranieri, quattro sono colombiani, tre ecuadoriani, due spagnoli e gli altri dieci provengono da Argentina, Guyana, Messico, Perù, Ucraina, Uruguay e Stati Uniti. Dei 31 detenuti con doppia nazionalità, oltre ai nove italiani, dodici sono spagnoli, sei colombiani, tre portoghesi e un cileno.
Rilasci dopo le presidenziali del 28 luglio
La Procura generale del Venezuela ha annunciato ieri il rilascio di 223 persone detenute dopo le presidenziali del 28 luglio. Con queste liberazioni, il numero totale di persone rilasciate dopo la richiesta di riesame è salito a 956.
Le autorità venezuelane hanno giustificato le detenzioni sostenendo che i detenuti erano collegati a “eventi gravi che intendevano generare una guerra civile” nel Paese sudamericano.
Un quadro preoccupante per la libertà individuale
La situazione dei prigionieri politici in Venezuela è un segnale allarmante per la libertà individuale e per lo stato di diritto nel Paese. La detenzione di cittadini per motivi politici è una pratica inaccettabile e deve essere condannata. È importante che la comunità internazionale continui a monitorare la situazione e a esercitare pressioni sul governo venezuelano affinché rispetti i diritti umani e la libertà di espressione.