Un capolavoro riemerge
La Pinacoteca comunale di Città di Castello si prepara a svelare un tesoro nascosto: la Pala di Santa Cecilia, un capolavoro di Luca Signorelli finalmente riemerso da un lungo oblio. Il restauro integrale dell’opera ha permesso di rimuovere strati di tempo, traumi e ridipinture che ne offuscavano la bellezza originale, restituendo al pubblico la mano magistrale del grande maestro del Rinascimento.
Per lungo tempo, la critica aveva attribuito la pala a una generica scuola signorelliana, senza identificare con certezza l’autore. Il restauro, condotto con cura e competenza, ha svelato la vera natura dell’opera, rivelando la mano di Luca Signorelli in modo inequivocabile.
La nuova attribuzione
La nuova attribuzione sarà ufficializzata sabato 28 dicembre, in occasione della presentazione del restauro integrale della pala, nella pinacoteca cinquecentesca di Città di Castello. Ad annunciare la scoperta sarà il professor Tom Henry, professore Emerito di Kent University e massimo esperto di Luca Signorelli, che proporrà la nuova autografia “Luca Signorelli e Bottega”.
La presenza del professor Henry, figura di spicco nel panorama internazionale degli studi su Signorelli, conferisce un’ulteriore autorevolezza alla nuova attribuzione. La sua profonda conoscenza dell’opera del maestro e la sua esperienza in campo storico-artistico rendono la sua opinione un punto di riferimento per la comunità scientifica.
Un’opera che rivela la grandezza di Signorelli
La Pala di Santa Cecilia rappresenta un’opera di grande valore storico-artistico, che testimonia la maestria di Luca Signorelli e il suo ruolo di protagonista del Rinascimento italiano. Il restauro ha svelato la bellezza originale dell’opera, permettendo di apprezzare la sua composizione armoniosa, la delicatezza dei colori e la potenza espressiva dei personaggi.
La scoperta di questo capolavoro nascosto è un evento di grande rilevanza per il mondo dell’arte e per la città di Città di Castello. La Pinacoteca comunale si arricchisce di un nuovo gioiello, che sarà sicuramente un punto di riferimento per gli studiosi e per gli amanti dell’arte.
Un’occasione di rivalutazione
La scoperta della mano di Luca Signorelli nella Pala di Santa Cecilia rappresenta un’occasione preziosa per rivalutare l’opera del maestro e il suo ruolo nel panorama artistico del Rinascimento. Questo ritrovamento potrebbe aprire nuove prospettive di studio e di ricerca, contribuendo ad ampliare la conoscenza della sua produzione artistica e del suo stile.