L’Anpi chiede il divieto del raduno fascista a Roma
Il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, ha richiesto al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di vietare il consueto raduno fascista previsto per il 7 gennaio 2025 a Roma, in occasione della commemorazione dei fatti di Acca Larentia. La richiesta si basa sull’articolo 17 della Costituzione, che consente il divieto di riunioni in caso di comprovati motivi di sicurezza o incolumità pubblica.
Pagliarulo ha sottolineato che ogni anno si assiste a “macabari rituali fascisti” che spesso degenerano in tensioni e incidenti. A sostegno della sua richiesta, ha citato il processo in corso a Roma nei confronti di 31 persone, quasi tutti di CasaPound, per “liturgia delle adunanze usuali del disciolto partito fascista” durante la commemorazione dei fatti di Acca Larentia del 7 gennaio 2023. Inoltre, ha ricordato il rinvio a giudizio di quattro appartenenti a CasaPound per l’aggressione a un antifascista a Napoli il 23 ottobre 2023.
“Cos’altro deve accadere?” si chiede Pagliarulo, chiedendo al ministro Piantedosi di “cacciare CasaPound dallo stabile romano occupato dal 2003” e al governo di “mettere fuori legge le organizzazioni fasciste”.
La commemorazione dei fatti di Acca Larentia
La commemorazione dei fatti di Acca Larentia, che si tiene ogni anno il 7 gennaio, ricorda l’uccisione di Giacomo Matteotti, deputato socialista, avvenuta nel 1924. L’evento è spesso contrassegnato da manifestazioni di gruppi neofascisti, che ne approfittano per esibire simboli e slogan di stampo fascista.
Nel 2023, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per “liturgia delle adunanze usuali del disciolto partito fascista” in occasione della commemorazione, portando al processo di 31 persone di CasaPound. L’inchiesta ha evidenziato come le manifestazioni di questi gruppi siano spesso caratterizzate da atti di violenza e incitamento all’odio.
Il ruolo di CasaPound
CasaPound è un movimento politico di estrema destra che si definisce “movimento sociale” e si presenta come un’alternativa al sistema politico tradizionale. Il gruppo è noto per le sue posizioni anti-immigrazione, anti-europeiste e per la sua nostalgia per il regime fascista.
CasaPound è stata al centro di numerose polemiche per le sue attività di occupazione di immobili e per la sua partecipazione a manifestazioni violente. Il gruppo occupa uno stabile a Roma dal 2003, e la sua presenza in città è spesso fonte di tensioni con i movimenti antifascisti.
Considerazioni sulla richiesta dell’Anpi
La richiesta dell’Anpi di vietare il raduno fascista del 7 gennaio a Roma solleva un dibattito complesso sulla libertà di espressione e sulla lotta al fascismo. Da un lato, è importante garantire la sicurezza pubblica e prevenire la violenza e l’incitamento all’odio. Dall’altro, il divieto di manifestazioni potrebbe essere interpretato come una limitazione della libertà di espressione.
È fondamentale trovare un equilibrio tra la tutela dei diritti individuali e la necessità di contrastare l’ideologia fascista. Le autorità competenti dovrebbero valutare attentamente le misure da adottare, tenendo conto del contesto e delle possibili conseguenze.