Raid americano contro l’Isis in Siria
Il Comando Centrale americano (Centcom) ha annunciato di aver condotto un raid aereo nella provincia di Deir Ezzor, in Siria orientale, che ha portato alla morte di un leader dell’Isis noto come “Abu Yusif” e di un altro dirigente del gruppo. L’attacco è avvenuto ieri, secondo quanto riportato dal Centcom in un post su X.
Questo raid si inserisce nel contesto della continua lotta contro l’Isis in Siria, dove il gruppo terroristico ha ancora una presenza significativa, seppur ridotta rispetto al passato. L’eliminazione di un leader di alto livello come Abu Yusif potrebbe rappresentare un colpo importante per la capacità operativa dell’Isis nella regione.
Due giornalisti turchi uccisi da un drone
Due giornalisti turchi, Nazim Dastan e Cihan Bilgin, sono stati uccisi nel nord della Siria, vicino alla città di Aleppo, secondo quanto denunciato da una Ong umanitaria e dall’associazione dei giornalisti turchi. I due reporter si trovavano nella zona della diga di Tishrin, a un centinaio di chilometri a est di Aleppo, quando la loro auto è stata colpita da un’esplosione.
Secondo le fonti, i due giornalisti sono stati uccisi da un drone turco mentre coprivano i combattimenti tra la milizia sostenuta da Ankara e i combattenti curdi sostenuti dagli Stati Uniti nella Siria settentrionale. L’esercito turco ha negato di aver preso di mira i civili, affermando che i suoi attacchi sono diretti solo contro i gruppi terroristici.
Questo incidente solleva serie preoccupazioni per la sicurezza dei giornalisti che operano in zone di conflitto, e pone in evidenza la complessità della situazione in Siria, dove diversi attori internazionali sono coinvolti in conflitti e tensioni.
Contatto non ufficiale tra Stati Uniti e Siria
Una delegazione statunitense, la prima dopo il rovesciamento del regime di Bashar Al Assad, è arrivata a Damasco per un primo contatto non ufficiale con le nuove autorità siriane. I diplomatici americani si sono recati presso la sede del capo della coalizione di governo di Damasco, in un grande albergo della capitale, e dovrebbero incontrare Abu Mohammad al-Jolani, leader di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), un’organizzazione classificata come terroristica da Washington.
Questo incontro rappresenta un passo significativo nel tentativo di stabilire un dialogo tra gli Stati Uniti e le nuove autorità siriane, dopo anni di conflitto e tensioni. L’incontro con al-Jolani, leader di un gruppo classificato come terroristico da Washington, dimostra la complessità della situazione in Siria e la necessità di trovare soluzioni diplomatiche per la risoluzione del conflitto.
Il contesto geopolitico
La situazione in Siria è estremamente complessa, con diversi attori internazionali coinvolti in conflitti e tensioni. La presenza di gruppi terroristici come l’Isis e Hayat Tahrir al-Sham, insieme ai conflitti tra le milizie sostenute da Ankara e i combattenti curdi, crea un contesto instabile e pericoloso. La decisione degli Stati Uniti di intraprendere un contatto non ufficiale con le nuove autorità siriane potrebbe essere un passo verso la stabilizzazione della regione, ma richiede cautela e attenzione per evitare di alimentare ulteriori conflitti.