L’offerta di Orejuela
L’ex capo del cartello di Cali, Miguel Rodríguez Orejuela, ha inviato una lettera al presidente colombiano Gustavo Petro in cui si offre come “inviato di pace”. Nella missiva, l’81enne Orejuela assicura di essere disposto a rivelare “tutta la sua verità” senza chiedere “nulla in cambio”.
La proposta è stata confermata dal direttore del Dipartimento per la Prosperità Sociale colombiano, Gustavo Bolívar, che ha reso pubblica una copia della lettera sul suo account ufficiale di X.
Bolívar ha precisato che Petro non ha ancora preso una decisione in merito alla proposta di Orejuela.
La figura dell'”inviato di pace” è stata già utilizzata in passato in Colombia, con diversi boss del narcotraffico e ex capi paramilitari che hanno aderito a questa fattispecie. Tra i nomi più noti si ricorda Salvatore Mancuso.
Il passato di Orejuela
Miguel Rodríguez Orejuela è stato a capo del cartello di Cali, che dominava il narcotraffico in Colombia tra gli anni Ottanta e Novanta insieme al cartello di Medellín di Pablo Escobar.
Nel 1995 Orejuela fu arrestato in Colombia e nel 2005 estradato negli Stati Uniti, dove è stato condannato a 30 anni di reclusione per traffico di cocaina.
Le implicazioni della proposta
La proposta di Orejuela solleva diverse questioni. Da un lato, la sua offerta di rivelare “tutta la sua verità” potrebbe fornire informazioni preziose per combattere il narcotraffico in Colombia. Dall’altro, è importante valutare con attenzione le motivazioni di Orejuela e il suo passato.
La decisione di Petro sarà cruciale per il futuro della lotta al narcotraffico in Colombia e per il ruolo che l’ex capo del cartello di Cali potrebbe svolgere in questo contesto.