Assoluzione per Fiori, il mistero rimane
Il Tribunale di Sassari ha emesso una sentenza di assoluzione per Antonio Luigi Fiori, il 49enne sassarese accusato dell’omicidio di Nicola Pasquarelli, il pensionato di 78 anni trovato carbonizzato nelle campagne di Piandanna nell’agosto del 2023.
Il gup Sergio De Luca ha accolto le tesi difensive dell’avvocato Marco Palmieri, rigettando le richieste della pm Lara Senatore e degli avvocati di parte civile. Fiori si è sempre dichiarato innocente, incolpando la sua ex compagna Andrea Addis, deceduta per overdose poco tempo fa.
L’uomo ha sostenuto di non avere alcun motivo per uccidere Pasquarelli, con cui aveva un rapporto di amicizia e che lo aveva aiutato in passato.
Stupore e possibili impugnazioni
La sentenza ha suscitato stupore tra gli avvocati di parte civile, che hanno definito le motivazioni del pubblico ministero e le loro argomentazioni come “fondate e precise”.
L’avvocato Michele Galia ha dichiarato: “C’è stupore per questa sentenza. Valuteremo ora con la pubblica accusa la possibilità di impugnare la sentenza.”
Un caso aperto
Il caso dell’omicidio di Nicola Pasquarelli rimane aperto. L’assoluzione di Fiori lascia un vuoto di risposte, con il mistero sull’identità del vero assassino che persiste.
Le indagini potrebbero riprendere, con la possibilità di nuovi sviluppi e di ulteriori accertamenti per fare luce sulla tragica morte del pensionato.
Un caso complesso
L’assoluzione di Fiori solleva interrogativi sulla complessità del caso. L’incolpazione dell’ex compagna, deceduta, rende difficile la ricostruzione dei fatti. Sarà importante valutare se le indagini approfondiranno altri possibili sospetti o se la sentenza di assoluzione diventerà definitiva.