Timo Bortolotti: Un Artista Oltre le Opere Monumentali
Eletta Flocchini, scrittrice, giornalista del Corriere della Sera e critica d’arte, ha dedicato un emozionante romanzo biografico all’artista del ‘900 Timo Bortolotti, intitolato “Uno splendido avvenire”, edito da La Nave di Teseo. Flocchini ha voluto svelare un lato di Bortolotti spesso trascurato dalla critica, concentrandosi sulla sua straordinaria capacità di interpretare i sentimenti umani.
“Al di là delle sue opere monumentali per cui è più noto, era soprattutto un interprete straordinario dei sentimenti umani”, ha affermato Flocchini. “Entrava nell’animo di una persona e coglieva il suo animo senza mai svelarla del tutto”.
Un’Infanzia Difficile e una Passione Inarrestabile
Nato a Darfo (Brescia) nel 1884, figlio di un impresario di cave, Timo Bortolotti è cresciuto in un ambiente in cui la consuetudine con la materia prima ha contribuito a plasmare la sua passione per l’arte. Tuttavia, la sua infanzia è stata segnata da una tragedia: rimasto orfano a soli 10 anni, ha dovuto affrontare un percorso più travagliato per raggiungere i suoi obiettivi.
Nonostante le difficoltà, Bortolotti ha saputo affermarsi nel mondo dell’arte. Gli sono state commissionate opere monumentali, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, ha esposto alla Triennale di Milano e alla Biennale di Venezia, e ha stretto amicizia con artisti del calibro di Sironi e Carrà.
Un’Interpretazione Sensibile del Mondo Femminile
Bortolotti è stato anche un grande interprete del mondo femminile. Cresciuto in un ambiente matriarcale, con la madre, due sorelle, tre mogli (la prima morta durante il parto della figlia primogenita) e quattro figlie, la sua arte trasmette un profondo rispetto, attenzione e delicatezza per le donne.
Quando la sua prima figlia, Alba, ha manifestato interesse per l’arte, Bortolotti si è adoperato in ogni modo per aiutarla ad entrare in quel mondo. “Si adoperò in ogni modo perché potesse studiare”, ha raccontato Eletta Flocchini. “Erano ancora anni in cui l’arte al femminile cominciava solo ad affacciarsi, ma con una certa difficoltà”.
Un’Ombra di Critica e il Desiderio di Rivelare la Verità
Flocchini ha sottolineato che Bortolotti, pur essendo un artista di grande talento, non ha avuto una grande fortuna critica. “Dal mio punto di vista, tuttavia, non ha avuto una grande fortuna critica”, ha spiegato Flocchini. “È stato inserito in un filone di enfasi celebrativa che in realtà non gli apparteneva particolarmente, e il mio desiderio nello scrivere questo libro è stato proprio quello di accendere i riflettori sotto forma di romanzo, discostandomi dal saggio critico”.
Il romanzo biografico di Flocchini offre una nuova prospettiva su Timo Bortolotti, svelando la sua sensibilità e il suo talento per la rappresentazione dei sentimenti umani, spesso trascurati dalla critica.
Un’Omaggio alla Sensibilità di un Artista
“Uno splendido avvenire” di Eletta Flocchini è un’opera che si distingue per la sua sensibilità e la sua capacità di svelare un lato di Timo Bortolotti spesso trascurato dalla critica. Il romanzo biografico non si limita a ripercorrere la vita dell’artista, ma ne esplora la complessità e la ricchezza interiore, offrendo al lettore un’esperienza emozionante e coinvolgente.