Quiroga sfida l’accordo e si candida alla presidenza
L’ex capo dello stato boliviano Jorge Tuto Quiroga, presidente nel 2001 e 2002, ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della repubblica nel 2025, sfidando l’accordo firmato ieri con le altre forze di opposizione. L’accordo prevedeva la rinuncia alle aspirazioni personali per arrivare a una decisione collegiale su un candidato unitario.
“Andiamo avanti con forza, il candidato presidente sarò io”, ha dichiarato Quiroga in un’intervista a Radio Activa.
Poche ore prima di sottoscrivere l’accordo con gli altri leader dell’opposizione Efraín Suárez, Carlos Mesa e Samuel Doria Medina, Quiroga aveva già ufficializzato la sua candidatura con Libertà e Repubblica (Libre), in alleanza con il Fronte Rivoluzionario (Fri).
Le critiche di Medina e la fragilità dell’unità delle opposizioni
La nuova presa di posizione di Quiroga, imponendo il suo nome, è stata criticata da Medina, che considera il comportamento “un errore”.
“Firma un documento di mattina e la sera afferma che non lo rispetterà”, ha detto alla Tv Rtp, sottolineando che l’unità delle opposizioni “è un processo difficile, fragile, che ci è stato però chiesto dalla società”.
La decisione di Quiroga potrebbe mettere a rischio l’unità delle opposizioni, che si erano impegnate a presentare un candidato unitario per aumentare le possibilità di successo contro il governo in carica.
Il rischio di divisioni e la necessità di un fronte unito
La decisione di Quiroga di candidarsi alla presidenza, nonostante l’accordo con le altre forze di opposizione, rappresenta un rischio per l’unità delle opposizioni. La divisione potrebbe indebolire le loro possibilità di successo contro il governo in carica. È fondamentale che le opposizioni riescano a trovare un punto di incontro e a presentare un candidato unitario che possa rappresentare un’alternativa credibile al governo attuale.