Piazza Affari chiude in negativo
La borsa di Milano ha chiuso la giornata in territorio negativo, con il FTSE MIB che ha perso il 2%, attestandosi a 33.712 punti. Il calo è stato determinato da una serie di fattori, tra cui la presa di beneficio dopo i recenti rialzi e la debolezza del Real brasiliano, che ha colpito in particolare Tim.
Tim in calo dopo l’offerta su Sparkle
Tim è stata la protagonista negativa della giornata, con un ribasso del 7,75%. Il calo è stato attribuito all’offerta del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e di Retelit su Sparkle, la controllata di Tim che opera nel settore delle telecomunicazioni. Il gruppo italiano genera il 30% dei propri ricavi in Brasile, dove il Real ha subito un forte calo.
Altri titoli in calo
Oltre a Tim, anche altri titoli hanno registrato cali significativi. Tra i più colpiti troviamo Stm (-5,97%), Interpump (-4,43%), Nexi (-3,52%), Erg (-3,09%), Mediobanca (-2,98%), Unicredit (-2,52%), Mps (-2,33%) e Banco Bpm (-2,25%).
Saipem e Campari in rialzo
Le poche note positive della giornata sono state rappresentate da Saipem (+3,37%) e Campari (+0,9%). Saipem ha beneficiato di una nuova commessa in Nigeria del valore di 900 milioni di dollari, mentre Campari ha registrato un leggero rialzo.
Un calo generale
Il calo di Piazza Affari è un segnale di una certa incertezza sui mercati, che si riflette anche sulla performance di altri indici borsistici europei. La debolezza del Real brasiliano è un fattore di rischio per le aziende italiane che hanno esposizioni in quel paese, come Tim. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni, con particolare attenzione alla performance di Tim e al destino di Sparkle.