Piazza Affari in calo, maglia nera d’Europa
La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in rosso, con l’indice Ftse Mib che ha perso l’1,78% a 33.787 punti, posizionandosi come la maglia nera tra i mercati europei. Il calo è stato determinato da diversi fattori, tra cui la frenata della Fed sui prossimi tagli del 2025, che ha invece affossato Wall Street nella vigilia. Anche il tonfo del Real brasiliano ha pesato negativamente sul listino milanese, penalizzando in particolare Tim (-7,86%) nel giorno dell’offerta vincolante del Mef e di Retelit su Sparkle, e Stellantis (-3%), frenata anche dal calo del 10,8% delle vendite di auto in Europa in novembre.
Oltre a questi due titoli, hanno registrato difficoltà anche Stm (-6,27%), insieme al resto del comparto in Europa, Interpump (-4,79%), Nexi (-3,55%), Erg (-3,30%) e Unicredit (-2,86%). Sotto pressione anche Mediobanca (-2,81%), Banco Bpm (-2,76%), Mps (-2,63%) e Bper (-2,32%). Più caute Intesa (-1,21%) e Popolare Sondrio (-0,96%).
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso a 117,2 punti contro i 118 segnati in apertura e i 115 della chiusura precedente. In crescita però di 7,2 punti al 3,47% il rendimento annuo italiano e di 5,8 punti al 2,3% quello tedesco. Gli scambi sono stati brillanti, con un controvalore di oltre 3,13 miliardi di euro.
Rialzi limitati per Saipem e Campari
Tra le blue chip, solo due hanno registrato rialzi: Saipem (+3,44%), dopo una commessa in Nigeria da 900 milioni di dollari, e Campari (+1,06%), favorita dalle vendite natalizie. Il calo del greggio (Wti -0,68% a 70,1 dollari al barile) non ha aiutato Eni (-0,85%), che ha perso comunque meno dell’indice di riferimento.
Tra i titoli a minor capitalizzazione, brillanti Avio (+10,99%) e Bialetti (+4,43%), deboli invece Sesa (-15,45%) ed Eph (-7,69%).
L’impatto della Fed e del Real brasiliano
La decisione della Fed di frenare i prossimi tagli del 2025 ha avuto un impatto significativo sui mercati finanziari globali, con Wall Street che ha subito un forte calo nella vigilia. Anche il tonfo del Real brasiliano ha contribuito alla debolezza di Piazza Affari, con ripercussioni su alcuni titoli come Tim e Stellantis. Questi eventi sottolineano l’interconnessione dei mercati finanziari e la loro sensibilità a fattori globali.