Lo scrittore Nicola Lagioia querelato per diffamazione
Lo scrittore Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega, è stato querelato per diffamazione dal ministro della pubblica istruzione Giuseppe Valditara. La causa scatenante della querela è una critica fatta da Lagioia a un tweet del ministro sull’immigrazione, durante la trasmissione “Che sarà” condotta da Serena Bortone su Rai3.
Lagioia, in quell’occasione, aveva definito il tweet “scritto molto male”, criticando la sua nebulosità e la sua formulazione. Il tweet in questione, pubblicato da Valditara, affermava che l’assimilazione degli stranieri ai valori della Costituzione sarebbe stata più facile se le classi fossero composte in maggioranza da italiani, se gli studenti stranieri studiassero l’italiano in modo potenziato, se nelle scuole si insegnasse approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte e la musica italiana, e se i genitori fossero coinvolti nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana.
La critica di Lagioia e la reazione del ministro
Lagioia, durante la trasmissione, aveva anche ironicamente suggerito al ministro di sottoporsi al test di italiano per stranieri. Il ministro Valditara si è sentito leso da questa critica e ha deciso di querelare lo scrittore. “Il ministro si è sentito leso per come l’ho preso in giro in trasmissione, suggerendo che venisse sottoposto lui al test di italiano per stranieri”, ha spiegato Lagioia sui social.
Lagioia ha anche sottolineato che il tweet del ministro era stato criticato da molte persone in quei giorni, con toni ben più aspri del suo. “Quel tweet fu attaccato da tantissime persone in quei giorni per la sua nebulosità, con toni ben più aspri del mio. Ma il ministro decide di querelare me”, ha affermato lo scrittore.
La data dell’udienza e le riflessioni di Lagioia
L’udienza per la querela è fissata il 18 aprile 2025, giorno del compleanno di Lagioia. “Per sapido gioco del destino, la data dell’udienza è fissata nel giorno del mio compleanno, il 18 aprile 2025”, ha scritto lo scrittore sui social. “Ora dovrò cercarmi un avvocato e tutto il resto”.
Lagioia ha poi riflettuto sulla situazione, dicendo: “Nel paese in cui l’ultimo Nobel per la letteratura è andato a chi ‘nella tradizione dei giullari medievali fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati’ credevo fosse lecito. Ma forse non siamo più quel paese”.
Considerazioni personali
La querela di Valditara a Lagioia solleva un dibattito importante sulla libertà di critica e sul ruolo della satira nella società. È legittimo che un ministro si senta offeso da una critica, ma è anche importante che la libertà di espressione non venga limitata in modo eccessivo. Il caso di Lagioia dimostra come la satira possa essere un potente strumento di critica sociale, ma anche come possa essere facilmente interpretata come offensiva. È importante trovare un equilibrio tra la libertà di espressione e il rispetto per le istituzioni e le figure di spicco della società.