Squalifiche per De Sciglio e altri quattro giocatori
Il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha comminato squalifiche a cinque calciatori di Serie A in relazione alle partite della 16a giornata. Un turno di stop è stato inflitto a Mattia De Sciglio dell’Empoli, espulso dalla panchina per “avere rivolto a voce alta una critica irrispettosa al direttore di gara e, a notifica del provvedimento, colpito con un pugno la parte superiore della panchina”. Oltre alla squalifica, De Sciglio dovrà pagare un’ammenda di 5mila euro.
Altri quattro giocatori, diffidati, hanno ricevuto un turno di squalifica: Saul Coco del Torino, Dodo della Fiorentina, Marten De Roon dell’Atalanta e Daniel Maldini del Monza.
Squalifiche per staff tecnico e ammende per le società
Oltre ai calciatori, anche due membri dello staff tecnico sono stati squalificati per un turno: il vice allenatore del Torino, Neves Godino, e il collaboratore tecnico dell’Empoli, Marco Piccioni, entrambi espulsi.
Il giudice sportivo ha inoltre inflitto ammende a diverse società per comportamenti scorretti dei tifosi. La Fiorentina è stata multata di 10mila euro “per avere suoi sostenitori lanciato un petardo, un bengala ed un seggiolino nel recinto di gioco, nonché una lattina di birra in direzione dei vigili del fuoco”. Il Milan ha ricevuto un’ammenda per “avere suoi sostenitori indirizzato un fascio di luce-laser verso un calciatore della squadra avversaria e verso l’arbitro”.
Anche Cagliari e Lecce (3mila euro), Bologna (2mila) e Torino (1.500) sono stati multati per lanci di fumogeni, petardi e oggetti vari.
Il rispetto delle regole e la sportività
Le squalifiche e le ammende inflitte dal giudice sportivo sottolineano l’importanza del rispetto delle regole e della sportività nel calcio. I comportamenti scorretti da parte di calciatori, staff tecnico e tifosi minano l’integrità del gioco e creano un ambiente non idoneo per lo svolgimento delle partite. È fondamentale che tutti gli attori coinvolti nel mondo del calcio si impegnino a promuovere un clima di rispetto e fair play.