Brasile assente alla cerimonia di insediamento di Maduro
Il Brasile ha deciso di non inviare nessun rappresentante di alto rango alla cerimonia di insediamento del presidente venezuelano Nicolás Maduro, prevista per il 10 gennaio a Caracas. Secondo fonti diplomatiche, il presidente Luiz Inacio Lula da Silva sarà rappresentato solo dall’ambasciatrice brasiliana in Venezuela, Gilvânia Maria de Oliveira. Questa decisione è stata presa in seguito al deterioramento dei rapporti tra Lula e Maduro, innescato dalle elezioni venezuelane del 28 luglio.
Tensioni tra Lula e Maduro dopo le elezioni
Le elezioni del 28 luglio hanno visto il leader chavista Maduro dichiararsi rieletto per un terzo mandato, nonostante le denunce di brogli dell’opposizione e la mancata divulgazione dei verbali integrali degli scrutini. Questa situazione ha portato a un’escalation di tensioni tra Lula e Maduro. La leader dell’opposizione venezuelana, María Corina Machado, ha chiesto a Lula di riconoscere il suo candidato, Edmundo González Urrutia, come presidente eletto del Venezuela. Lula, a sua volta, ha espresso delusione nei confronti di Maduro e, ad oggi, non ha riconosciuto formalmente la sua vittoria.
Tentativi di mediazione
Nonostante le tensioni, il governo brasiliano ha cercato di mediare la situazione. Il governo ha avviato un dialogo con Messico e Colombia per cercare di risolvere le tensioni tra Maduro e l’opposizione venezuelana.
Un segnale di distacco
La decisione del Brasile di non inviare un rappresentante di alto rango alla cerimonia di insediamento di Maduro è un segnale chiaro del distacco tra i due governi. La mancata condivisione del riconoscimento della vittoria di Maduro da parte di Lula è un fattore di grande peso nelle relazioni tra i due paesi. È importante notare che il Brasile ha sempre cercato di mantenere un ruolo di mediatore nella crisi venezuelana, cercando di promuovere il dialogo tra le parti in conflitto. Tuttavia, la situazione attuale sembra aver spinto il Brasile a prendere una posizione più netta, con il rischio di un’ulteriore escalation delle tensioni.