Una caduta e un’attesa lunga
Ottavia Piana, 33enne speleologa, è rimasta incastrata nella grotta ‘Abisso Bueno Fonteno’ in provincia di Bergamo dopo una caduta avvenuta sabato sera. Per poter essere riportata in superficie, la donna dovrà probabilmente attendere fino a mercoledì sera. I soccorritori, con grande fatica, stanno lavorando per recuperarla e spostarla con la barella.
Il dottor Rino Bregani, medico del Soccorso alpino, ha visitato la Piana e ha riferito che la donna ha riportato diverse lesioni: fratture facciali, problemi alle vertebre e alle costole, oltre che a un ginocchio. Nonostante le gravi ferite, la Piana ha espresso la sua intenzione di abbandonare l’attività speleologica per sempre. “Parla molto poco, ma dice che non entrerà più in una grotta”, ha riferito il dottor Bregani.
Un passato di incidenti
Questa non è la prima volta che Ottavia Piana rimane bloccata in una grotta. Lo scorso luglio 2023, la donna era già rimasta incastrata nella stessa grotta ‘Abisso Bueno Fonteno’. In quell’occasione, il recupero è durato 48 ore. Nonostante l’incidente precedente, la Piana aveva ripreso l’attività di speleologa. Tuttavia, dopo questo nuovo incidente, la donna ha deciso di abbandonare per sempre la speleologia.
La pericolosità della speleologia
La storia di Ottavia Piana evidenzia la pericolosità della speleologia. La grotta ‘Abisso Bueno Fonteno’ è nota per la sua difficoltà e per i rischi che comporta. L’incidente della Piana, che ha richiesto un lungo e difficile intervento di soccorso, è un monito per tutti coloro che praticano questa attività. La speleologia è uno sport che richiede un’alta preparazione fisica e mentale, oltre a una conoscenza approfondita delle tecniche di sicurezza. Nonostante le precauzioni, il rischio di incidenti è sempre presente. È importante ricordare che la sicurezza è fondamentale e che la speleologia non è un’attività da prendere alla leggera.