Confine a rischio: proteste in Mozambico minacciano il commercio con il Sudafrica
Le proteste in Mozambico, scatenate dalle contestate elezioni presidenziali del 9 ottobre, stanno mettendo a dura prova la sicurezza del confine con il Sudafrica. Il principale valico di frontiera, a Lebombo, nel nord-est del Sudafrica, è stato ripetutamente chiuso a causa dei disordini, con gravi conseguenze per il commercio tra i due Paesi. Le tensioni sono aumentate dopo che il leader dell’opposizione, Venancio Mondlane, ha contestato la vittoria del candidato del partito al potere Frelimo, Daniel Chapo, minacciando di far precipitare il Paese in un “caos” se il Consiglio Costituzionale confermerà il risultato elettorale.
L’impatto economico è già pesante. Diversi centri urbani sono in difficoltà, le centrali elettriche sono state interrotte, alcune miniere sono state bloccate e il confine con il Sudafrica è stato chiuso, bloccando il trasporto di merci sudafricane al porto di Maputo sull’Oceano Indiano.
Le conseguenze economiche sono significative: ogni giorno di interruzione costa all’economia sudafricana 10 milioni di rand (circa 530.000 euro), mentre il porto di Maputo ha subito una perdita di circa 52 milioni di euro dall’inizio delle proteste. In una dichiarazione congiunta, le delegazioni sudafricane e mozambicane hanno sottolineato il rischio di “insicurezza alimentare ed energetica” se la situazione dovesse persistere.
Il governo mozambicano si impegna a rafforzare la sicurezza
Il governo mozambicano ha assicurato che farà il possibile per rafforzare la sicurezza ai posti di confine, che sono di vitale importanza per il commercio tra i due Paesi. L’annuncio è stato fatto dopo un incontro tra le delegazioni governative dei due Paesi alla frontiera, prima dell’annuncio dei risultati elettorali finali da parte del Consiglio Costituzionale mozambicano. Il governo sudafricano, pur rispettando il Consiglio Costituzionale come arbitro finale, sta valutando e pianificando tutti gli scenari che potrebbero presentarsi in futuro.
Il rischio di instabilità regionale
La situazione in Mozambico è preoccupante, non solo per il Paese stesso, ma anche per la regione. La crisi politica e sociale potrebbe destabilizzare l’intera area, con ripercussioni negative sull’economia e sulla sicurezza. È fondamentale che la comunità internazionale si impegni a favorire un dialogo costruttivo tra le parti in causa, per evitare che la situazione degeneri in un conflitto aperto. Il Sudafrica, in particolare, ha un ruolo importante da svolgere, in quanto Paese con forti legami con il Mozambico e con una grande influenza nella regione. La sua capacità di mediazione sarà cruciale per trovare una soluzione pacifica alla crisi.