Il declino del monopolio di Gaesa
Secondo un recente studio del think-tank spagnolo Cuba Siglo 21, il Gruppo di Amministrazione Aziendale delle Forze Armate (Gaesa), un’entità chiave del regime cubano, ha perso il controllo del business delle rimesse. Il documento rivela che oltre il 95% delle rimesse inviate dalla diaspora cubana ora fluisce attraverso reti informali, sostituendo le strutture statali che per decenni hanno monopolizzato questo settore vitale.
L’economista Emilio Morales, autore dello studio, ha affermato che Gaesa chiuderà il 2024 con 81,6 milioni di dollari raccolti attraverso le rimesse estere, pari al 4,13% del totale di quelle entrate a Cuba nel 2023, ovvero quasi due miliardi di dollari.
Questo crollo del monopolio di Gaesa rappresenta un colpo significativo per il regime cubano, che ha sempre considerato le rimesse un’importante fonte di entrate per l’economia nazionale.
Le cause del crollo
Il dossier di Cuba Siglo 21 individua diverse cause per il crollo del monopolio di Gaesa. Tra queste spicca l’implementazione del nuovo ordinamento monetario nel 2021, che ha scatenato una profonda crisi inflazionistica, minando la fiducia nelle banche cubane.
Un’altra causa fondamentale è rappresentata dalle sanzioni imposte dagli Stati Uniti, che hanno vietato transazioni con entità legate alle Forze Armate, come Fincimex. Gaesa ha cercato di eludere queste restrizioni con la creazione di Orbit SA, ma questa strategia è fallita dopo che la società è stata denunciata come una facciata controllata dal conglomerato militare.
Le sanzioni statunitensi, insieme alla crisi economica e inflazionistica, hanno spinto la diaspora cubana a cercare canali alternativi per inviare denaro a Cuba, contribuendo al declino del monopolio di Gaesa.
Un segno di crisi strutturale
Il crollo del monopolio di Gaesa sulle rimesse non è solo un colpo finanziario, ma un indicatore della profonda crisi strutturale che affronta il regime cubano. Il documento sottolinea che la perdita di controllo su questo settore vitale evidenzia le difficoltà del regime nel gestire l’economia e nel mantenere il controllo sulle proprie strutture finanziarie.
Questo evento potrebbe avere ripercussioni significative sull’economia cubana, che dipende in gran parte dalle rimesse per sostenere la popolazione e per far fronte alla carenza di beni e servizi. La diminuzione delle rimesse potrebbe intensificare la crisi economica e sociale che Cuba sta affrontando.
Il futuro delle rimesse a Cuba
Il crollo del monopolio di Gaesa sulle rimesse apre un interrogativo sul futuro di questo settore vitale per l’economia cubana. Sarà interessante osservare come si evolverà il panorama delle rimesse in futuro, e se il regime cubano riuscirà a riconquistare il controllo su questo flusso di denaro.
La crescente diffusione di reti informali potrebbe rappresentare una sfida per il regime, che dovrà trovare nuovi modi per gestire e controllare questo settore. Tuttavia, potrebbe anche essere un’opportunità per la diaspora cubana di inviare denaro a Cuba in modo più efficiente e sicuro, senza dover ricorrere alle strutture statali.
In ogni caso, il crollo del monopolio di Gaesa rappresenta un segnale importante della fragilità del sistema economico cubano e delle sfide che il regime dovrà affrontare nei prossimi anni.