Un passo avanti per la salute dei neonati fragili
Un nuovo pastorizzatore, ideato e brevettato dai ricercatori della Città della salute di Torino e dal Cnr, promette di migliorare la qualità del latte umano donato, garantendo la sicurezza microbiologica senza compromettere il valore nutrizionale e la capacità di stimolare il sistema immunitario dei neonati fragili.
Il latte delle mamme donatrici, utilizzato per i bimbi ricoverati in terapia intensiva e in patologia neonatale quando il latte materno non è disponibile, viene oggi pastorizzato per garantirne la sicurezza microbiologica. Tuttavia, il sistema attualmente in uso (pastorizzazione Holder, 62.5°C per 30 minuti) modifica il valore nutrizionale e riduce la capacità del latte umano di fornire difese e di stimolare il sistema immunitario del neonato rispetto al latte fresco, a causa dell’intenso danno termico.
Il nuovo pastorizzatore Lo.V.Milk
Il nuovo pastorizzatore, chiamato Low Volumes Milk Pasteurizer (Lo.V.Milk), è il risultato di alcuni anni di ricerche, pubblicate su riviste internazionali e presentate a un congresso europeo di Madrid. Il sistema si basa sulla tecnologia High Temperature Short Time (Htst, 72°C per 15 secondi) e offre un miglior compromesso tra sicurezza microbiologica e qualità nutrizionale, come dimostrato dalla sua applicazione nella produzione del latte fresco bovino.
Il Lo.V.Milk è stato brevettato dai ricercatori e sarà utilizzato a partire da gennaio nella Banca del latte dell’ospedale Regina Margherita di Torino, fornendo il latte non solo ai neonati critici dell’ospedale Sant’Anna, ma anche a quelli ricoverati nel dipartimento di Patologia e cura del bambino dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
Un’innovazione frutto della collaborazione
L’idea del piccolo pastorizzatore è nata dalla collaborazione dei neonatologi della Terapia intensiva neonatale universitaria (Alessandra Coscia e Enrico Bertino) e di un gruppo di ricercatori del Cnr (Laura Cavallarin e Marzia Giribaldi). Il progetto è stato supportato dall’Associazione italiana banche del latte umano donato (Guido Moro), dall’associazione di Genitori piccoli passi e dalla Fondazione Venesio.
La pastorizzazione Htst è comunemente utilizzata per il latte bovino, ma non esistevano sistemi per pastorizzare piccoli volumi di alimenti liquidi, come il latte umano. Il Lo.V.Milk rappresenta un’innovazione significativa che potrebbe avere un impatto positivo sulla salute dei neonati fragili, garantendo loro un latte di qualità superiore e un sistema immunitario più forte.
Un futuro più luminoso per i neonati fragili
La scoperta di un nuovo sistema di pastorizzazione che preserva il valore nutrizionale del latte umano donato è un passo avanti significativo per la salute dei neonati fragili. La tecnologia Htst, già utilizzata per il latte bovino, si dimostra ora efficace anche per il latte umano, offrendo un metodo sicuro ed efficiente per garantire la sicurezza microbiologica senza compromettere la qualità nutrizionale. Questo nuovo sistema rappresenta una speranza per i neonati che necessitano di cure intensive, garantendo loro un latte di qualità superiore e un sistema immunitario più forte. La collaborazione tra neonatologi e ricercatori del Cnr, supportata da associazioni e fondazioni, dimostra l’importanza del lavoro di squadra per migliorare la vita dei più fragili.