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Attacchi mirati alle infrastrutture energetiche
Secondo il rappresentante permanente dell’Ucraina presso le Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, la Russia ha sferrato 12 attacchi su larga scala contro le infrastrutture energetiche ucraine nel 2024. Questi attacchi, che hanno coinvolto l’utilizzo di circa 1.100 missili da crociera e balistici, hanno colpito impianti cruciali per la fornitura di energia al paese. “Quello di venerdì scorso è stato il 12mo attacco effettuato dalla Russia contro le nostre infrastrutture energetiche solo nel 2024. Per questi attacchi, la Russia ha utilizzato circa 1.100 missili, sia da crociera che balistici”, ha affermato il diplomatico.
Impatto sulla popolazione civile
Gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche hanno avuto un impatto significativo sulla popolazione civile ucraina. Le interruzioni di corrente hanno causato disagi e difficoltà nella vita quotidiana, con conseguenze per il riscaldamento domestico, l’illuminazione e l’accesso all’acqua potabile. La costante minaccia di attacchi ha creato un clima di incertezza e paura tra i cittadini ucraini.
Conseguenze per l’economia ucraina
Gli attacchi alle infrastrutture energetiche hanno avuto un impatto devastante sull’economia ucraina. Le interruzioni di corrente hanno causato danni alle industrie, alle aziende e alle attività commerciali, con conseguenti perdite economiche e rallentamento dell’attività produttiva. La ricostruzione delle infrastrutture danneggiate richiederà ingenti investimenti e sforzi a lungo termine.
Un’escalation pericolosa
Gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine rappresentano un’escalation pericolosa del conflitto. L’obiettivo di queste azioni sembra essere quello di indebolire la resistenza ucraina e di creare un clima di paura e disagio tra la popolazione civile. Questo tipo di attacchi violano le norme del diritto internazionale umanitario e mettono a rischio la vita di civili innocenti.